Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

laml·ute e stupidamente, sulJa sel– \aggia e s1>aven1osa Nuova Guinea. L'Jughilterra non ha ancora tut– to t}erduto, ma hn dovulo abbando– nar(' i gioielli più belli della sua corona. Dopo aver pcrdu10 l'Egit– to, dopo la prima guerra mondia– le, c~sa ha perduto, all'indomani della seconda guerra, 11lndia, l'fo. dia " i suoi annessi: il Ceylan e la Binnania. Di modo che in Asia non ha che dei depositi: ingapour che è circondato da qualche striscia di lerra, ma clic i cinesi le 1·ontestano aspramente, e I-lonkong. Anche in A[rica, ha dovuto fare dei grossi sacrifici: concedere tma rosti1uzione alla sua colonia della Co-sia d'Oro, ed in America sarà co– slrelta, in un prossimo f111uro.a dare olle su<• colonie delle An1ille lo sia• Iulo del dominio. Sarà ancora peggio, forse, per Je sue scmicolonie sulle quali essa rc– gnav:1 per interposta persona, come in P"rsia. e che stanno scuotendo il giogo. La nazionalizzazione clell'Ang1o– Iran ha oltrepassalo di moho Je Cron• 1iere drlla Persia, essa ha risveglia– to in tutto il Vicino Oriente una vo– lontà d'indipendenza, di una indi– penclC'nzn reale. Dei due Stati sui (Juali il dominio britannico •era piìi grande, la Giordania, dopo la mor– h' di Abdullah sembra 1>crduta per l'Inghilterra, e J'lrak comincja a da– re segni di impazienza. Così a Londra ci si attacca dispe– ratamente a Suez, come ci si afferra disperatamente a Singapour, come ci si afferrerà disperata1nentc a Hong. Kong il t,riorno in cui Hong-Kong sari, attaccata. La Grande Bretagna tenia a (1ualunque prezzo di conser– vare, in mancanza dell'impero, al– meno degli scali. La colonizzazione ritorna, cosi, quello che era ai suoi primi inizi. quando i portoghesi e gli olandesi si contentavano di disseminare la costa dell'Africa, « la rolla delle Indie >1 r le Tndie stesse di loro ccspacl'i ii. In tutto l'Oriente che era l'ani111a e il corpo delb potenza inglesC', la Grande Bretagna non ha piÌI che fl<'– gli 1<spacci >>. Terribile decadenza! È:, quindi, probabile che in un tcm1>0 pili o meno vicino lo Stato O· laudese e quello britannico dcpni• sc:1110rome sono deperiti gli S1ati portoghese e spagnolo, il giorno in cui sono stati privati dei loro im1w– ri. f paesi che hanno avuto dei gran– di imperi non ne possono pili far(' a meno. Come la Spagna dei tempi mod('tni, l'Atene dcli' antichili1 non ha polulo sopravvivere alla perdita del proprio impero. Il risveglio dcl– i' Asia sarà tani.o fatale agli Sta1i del mar(' del Nord, quanto lo è il risvP– glio del misticismo per quelli del Mediterraneo. Così, lo Stato sembra seguirP la grande ,,ia dell'evoluzione biologica: è nel momento in cui ingrandisre esageratamente, in cui acquista di– tnensioni smisura.lc, c·he esso si a\'• virinu alla su.i scomparsa. R. LouzoN da: Etmles Mate:riali.1tcJ. ouobre 1951. /.,'oi'Vio ,wstro disse11so dn/1~ brillw11i idee di R.L. si trova c.,,,oslo <'f>II llltre cspre.1• sio11i 1mlemicl1e 1ws1re i11 « lli.~posw )), Ma abbi11mo tro1•11to1mcorn 111m ,,ufta (/uesto .~crit. tore così sti111olat11e 11 11e11snrecl,e ci è purso utile pubblicarle (N.d.R.). 79

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