Volontà - anno VI - n.1 - 31 ottobre 1951

;;odf're di tutte le prc\'idcnze socia– li, ma gli utili do,•rchbero andare al Comune (in che si ritro,•a lo stes– ~o filo del socialismo municipale). E poi vi sono anche i marxisti non comunisti, con le loro diverse sot– tovarianti. I ~iodacati Dopo la cadutu di Hitler si è rea– lizzata la unificazione delle organiz– zazioni dei lavoratori. Vi è così una unica Coniedcrnzionc del Lavoro, alla quale aderiscono tulli indistin– tumcntc: liberaJi, socialisti, demo– cris1iani, anche anarco-sindacalisti cd anarchici. Entro tale macchina, la tendenza piì1 forte (' quella so– cialdemocratica. Ed è notevole che in genere gli anarchici vi sono ben ,•isti 1 perchè la loro azione vi la da (·ontrappcso a <1nella dei cat!olici, che di per sè tende .i vie reazio– narie. L'iscrizione ad un Sinducato non i· obbligatoria per legge, ma in pra– tica la tessera sindacale facilita nel trovare un'occupazione, e quindi in pratica è una nccessiti1. Nazionalizzazioni La « nazionalizzazione >1 è un ar– gomento molto vivo. JI Partito socia– lista vi è favorevole, ad es., per la Ruhr - mentre la Confederazione del Lavoro vi si oppone, perchè il <·ontrollo della gestione passerebbe a funzionari es1ranei, mentre essa reclama che vi partecipino i suoi 1,ropri cc rappresentanti dei Javora– lori », i quali han già dimostrato negli anni passati di essere prepa– rati per quell'ordine di compili. Per certe imprese particolari (ac• ciaio come prodouo, più di 1.000 operai, ecc.) una legge recente ha disposto Ja cos1ituzione di un Con– siglio di Amministrazione composto di 5 rappresentanti dei proprietari, 5 rappresentanti dei lavoratori ed I membro neutrale (un economista in genere). Disposizione notevole: si.t i primi 5 che i secondi 5 debbono lavorare nell'impresa. E di recente la Confederazione del Lavoro s'è OJ>· posla alla nomina d'un 1< rappresen– tante dei proprietari >1 preso al di– fuori dell'im1>resa (era un direttorf' di banca) cd ha ,,into. Jn genere gli operai, anr;ora su<·· cubi dell'idea dello Stato, sono fa. vorevoli alle nazionalizzazi011i co– me comunemente intese, cioè come statizzazioni, per la illusione che siano via per la spari1:ione del po• tere capitalistico. Contrari vi sono invece in genere i socialisti, i quali tendono a lasciar da parte lo Stato in tutte le faccende puhb]ichc, e citano l'cserupio delln Germania Q. rientalt' per mostrare lo Stato pei– giore padrone di ogni padrone c·ii– pitalista (e l'esempio è mollo istrttl• tivo). Federaliemo governativo La Germania Occidentale non è: più uno Stato unitario. Gli Alleati~ cui è mancato il coraggio e Ja 1uci– clità necessaria a lasciar risorgere una libera diffusa vita municipale come rete unica su cui intessere la ricostruzione sociale tedesca dopo il dilaniamento hitleriano, hanno hat– luto la solita via degli illusi di po– litica: costruire il bene partendo dal1'aho 1 invece d'assistere Ja sua Il

RkJQdWJsaXNoZXIy