Volontà - anno VI - n.1 - 31 ottobre 1951
scrcta e cortese. L'ironia che si fa verso gli occupanti non ha gran mor– dt~nte e si accompagna in genere al– l'indifferenza. Tullo ciò non can– cella una sensazione di disagio cui giù si è accennato. Il forestiero ha un' impressione che un americano nii esprimeva assai bene, dicendo clic i tedeschi si sono buttati suHa de– mocrazia con impazienza di bambi– ni. Pare che in Giappone subito dQ- 1,0 l'armistizio la gente accogliesse <·011 sincera cortesia i nemici che fi. no al giorno prima aveva duramente «·ombattuti. La fede nella virtl1 te• rnpeutica della bomba atomica non potrà mai togliere a nessuno il sen– »O che questa facilità di rappor1i, co– me il migliornmento economico del paese, siano <1ualcosa di pedctla• mente pro,'Visorio e fortuito, una re– te di ragno che potrebbe a un tratto disfarsi. ln rcahà non è sul terreno delle certezze che si può inconti-arsi con <rucsta gente, non è in termini di ri– flessione eh(' essi possono comuni– t·art•i <111alcosa. Troverete tra loro dei cris1iani, callolici e pro1eslanti, C' anche dei comunis1i, persÌ.iasi e pnsuasivi 1alvolta, 1ua non è <1uiche bisogna arrestarsi: l'oggello delln loro pt'rsuasionc, il loro (C punto cli sostegno >l, come essi c1icono, non ha •·h(' uu' importanza secondaria. ap– partiene ad un mondo illusorio, lo abhinmo giù detto. Tullo <1uesto po1rà parere assai va– go. E prendiamo dmu111e un esem– pio 1i1>ico: Popov. Popov, così detto pcrchè studia filologia slava ed Jia 1111 piglio singolarmente proletario, è un sassone piccolo e tarcl1iato di 26 anni. Studia alJ'Uni\'ersitlt di Je. na, nC'llu Germania orienlale, in zo- 8 na so,•iel ica. A prima vista non gll si darebbero meno di tren1'anni. Popo,• ha fatto la guerra, comincian– do giovanissimo, in Grecia, in Ju– goslavia, e altrove. Tornato a casa, atlra,,erso peripezie di ogni genere, ba trovalo una vita dura: pili dura, per taluni rispetti, che in guerra. Proviene da una famigliu borghese e all'Università, dove il regime tcn• dc a immettere, con procedura di favore, il maggior numero possibile di studcnli d'origine proletaria, è difficile riuscire a tenersi a galla, quando non si svolga una atli\'ill1 poli1ica precisa. Lui è un reaziona– rio, ma non si senlc di impegnarsi a Conciosu questa strada, non ha nes– suna prospelli\'a per l'avvenire. 1- uohre il con1rollo sulle lettere è se– vero e già gli hanno rimproveralo di aver fallo menzione, in setle di se– minario, di atllori che anebbc do– vuto ignorare. Popov reagisce tle– ilicnndo lutto il suo interesse allo slavo ,~cl'lesiastico e ad altre mate– rie che non sono considerate peri– t·olose. Tuttavia. ogni tanto, prO\f3 1111 irrC'sistibilc bisogno di e,•asio1w. J \'iaggi sono eslrcmamente difficili, nella zona orienlale, dove anche i li. bri e i giornali venduti al mer<·a1O nno coslano ,·nri. Così Popo,·, cho lrn gii1 sistemato la madre in oe••i. dente, ha passato nottetempo la li– nea di demarcazione insienrn a Po– pova, unn sua giovanissima collegu, cd è ,·entllo in Renania a « rifornir– si spiritualmente», come dice lui. A Magonza ha trovato una sistema– zione prov,•isoria presso l'Unh•crsi– tì,, facendo csercilazioni di conver– sazione tc<lesea per gli studenti stra– nieri. Alla fine del mcS(' dovranno tornarsene a Jena e non potranno fu. re n pi('rli 11111a l strada, ma lui non
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