Volontà - anno V - n.12 - 30 settembre 1951
le. Per <1ucsto la vita scorre calma e felice in quella terra. Tutti lavora– no, perchè il lavoro è il più grande piacere dell'uomo, e il comw1ismo è la loro regQla di vita, la sola re– gola che garantisce più di ogni al– tro il massimo di benessere. E la vita essendo completamente rinno– vata, tutte Je brutture e le ingiusti– zie, - che invece appestano la so– cietà attuale, - sono scomparse. Il « governo )) è <1ualche cosa che ri– corda solo i tempi !)assali dell'oscu– rantismo, è il preciso contrapposto della libcrlÙ, che è la sola condi– zione che permette agli uomini di vivere folici. Cli abiranti della cc terra promes– sa >1 non riconoscono governi di sor– la, pcrchè il governo, come è sem– pre slnto inteso ed ha sempre fun– zionato, è qualche cosa di onnipo– lcnle che detiene nelle sue mani il potere giudiziario spalleggiato da <1ucl10 esecutivo, entrambi sostenllti dalla forza brutale fornitagli dallo stesso popolo mistificato che ne sop– porta poi tulli gli S\'aotaggi e le do– lorose conseguen7.e. ••• t< Il goucr110 ;,. se stesso, inevita– bile portato dcll(l tircm,ria apcrtica e sen:::n scopo <lei tempi, 110,i. era clic lo strumento ,Lella t.ira11nia.Ora, la lira,mfo, è finita, e perciò non. è più ammissibile l 'esisten.za del suo stru– mt>,Uo; nè dacchè fummo liberi ci fu. più possibifo servircene ». ~; la ,·ita, invece di soffrirne ne ha largamenle' upprofillato, e 1>renden• do slancio nuovo, essa ha potulo rag. giungere quello staio di perfezione che il l\forris abbozza. « Ecco, prendiamo uno dei nostri aggruppcm1euti sociali. Per esenipio, un distrello, se così. volete chiamar- 656 lo. Alcuni cilln<liui pensano e/te si debbci fare la tale cosa, come un palazzo civico, una <lemoli:ione di case incom0</c, un ponte cli. pietrn da sostituirsi a qunlclie brutto <> an– tico po11te in ferro. Or(I, ne.Ila piti prossima adunmi:::a o 11arlamNllO, co• me noi dicinmo, serue,uloci d'un li11- guaggio anteriore e particolare alla burocra:::ia, un ciuadino propone il cambiamento, e ,wturnlmente se t11t– ti so,w d'accordo, lct discussione è fi· nita e restmw a regolarsi soll(lnto le m0<folità. f..,ostesso è se nessuno ap· poggia il propo,1imento o lo s<'con– ,fo, come suol diui, ed allora il sog– gc•tto code pcl momento, la qual ('O• Sfl mm ,,cc,ule <li frequente. fra pn– so11e s"ggie, perchè il pro1wmmlf•, se11:::a dubbio, ne lw già discorso co,i altri primct che nell'assemblea. Ma dato che il progetto sitz proposto ed appoggiato, e,d "lcu11i cittadini si(l- 110 llissen:icnti, cre<lemloche il brut• to ponte possa servire ancora per qualche tempo e che non. sia il caso di darsi la briga. di costruirne uno ,wouo proprio alloru, essi non, pro- 11ocano un uoto, ma rimandano la discussione formale alla prossima as• scmblea. Nello stesso tempo gli ar– gomP11ti pro e· contro so,io diuulgati e,1(l/cu1Jianclre stampati, perchè tut• ti possano essere a conoscenza della cost1: e quan<losi riconvoca l'assem– blea v'è una discussimw regolare, segu.it.ada ,ma votazione /Jer alzata e seduta. Se le parti si bilanciano. h, cOS(l è rinviata per Pssere discus– ,,;;a u"' ultra volta. se i,ivece la di– .~uguag/ia,1:a è g~a11de, si domanda alla minorarizct se vuol cedere all' o– piniom! generale, il, clic spesso av– uiene. Ala sP essll rifiuta, la cosa si discute 1>er I,, terz,, volta, e si• la.
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