Volontà - anno V - n.11 - 31 agosto 1950

che nel n. 25 esaminn « I tentlltivi espropriatori di Torino e di Napoli e i loro imegnumenti,: si cita Lenin in materia di tattica, si insiste sulla necessità che i moti si estendano contemporaneamente a tutte le fabbriche, ma' dei C. d. F. non una parola]. n. 25 del 27•3; n. 31 del :J.4. Riguardano le lotte degli op"erai concia• tori e fabbricanti di scarpe. l"iel primo nmuero si rileva che a Torino « era stato richiesto di poter organizzare i Consigli di fabbrica per controllare più da vicino l'andamento tecnico e commerciale»; e che il recente raduno degli industriali aveva ordinato agli industriali del ramo di rifiutare ogni controllo assicurando loro il massimo appoggio della intera categoria (così in U. N. si accenna solamente cli sfuggita, e per nulla a proposito della appena scoppiata agitazione metallurgica, ulla riunione degli industriali che sta alla fonte delle lotte 1920 contro i Consigli]. Nel secondo numero, si riportano i risuhati di una riunione avvenuta' il 27 (presenti 3.000 lavoratori), durante la <1uale si confeimò la decisione di perseverare nello sciopero che durava oramai da un mese, e di non accettare il concordato stipulato a Milano e in Lombardia. lvi, e val la pena di sottolinearlo, l'agitaziont: cm sorta e si era risolta sul piano esclu– sivamente economico; gli industriali si dichiarano disposti a compiere un identico sacrificio finanziario, ma « s'impuntano quaru.lo si tratta ciel riconoscimento elci Consigli di, f'"bbrico >), e segnalano il pericolo di un esperiment.o comuni.su, che si vuole tentare ,ielJa ,iostra provincia (manjfe. sto degli industriaH conciatori e calzaturifici). Si badi al tono diverso dell'O. d. G. dei lavoratori, e del corrispon– dente di U. N. O. d. G. « (•.•.) deliberano di respi,igere le oD_ert.edegli industriali, che suona,ro offesa alla dignità della classe ope• rma »; U. N. /.,a, qtwstio11t> "; ,,rincipi.o dei Consigli. cli Fabbrica è scotta,rte per i pescicw1i ingordi che si ve,Jo,w diminuiti neli<t loro dìlt(ttoriale si– curc::CLdi ,,roprietttri (ecc. ecc.) )1. b) Questi i casi concreti, <1uelli in-cui In gente è presente, e si può creder di intenderne i.I respiro, le parole e i pensieri attraverso gli atti suoi. Ma poi ci sono Je teorie, sia pure modeste e frettolose in un <1uotidiano di battaglia com'era U. N. Contemporaneamente ai fatti più accesi, ai titoli di più in più crescenti, si parlerà, per esempio, del pro– blema delJe case: n. 28 del 31-3. Una lettera da Roma, a firma L. C., dibatte codesto problema proponendo la occupazione immediata degli appartamenti, e una totale ridistribuzione degli alloggi compiuta a opera di commissioni cli inquilini; questa è roba utile esclama. giacchè « Così, io dico, meglio che non con. i Consigli di /llbbricll e le espropriazioni industrittli si irti• :::ierà ltt fase disso/t;ente del Cllpitnlismo )) poichè i C. d. F. e le espropria- 601

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