Volontà - anno V - n.11 - 31 agosto 1950
tenacia - i11,Italia ad e•. da Ma– latesta fino al militante più O!Curo, con la sola ecce::.ionedi pochi intel– leltuClli deteriori' - La lotta con– tro la guerra ,ia stata da noi com• battllla. V i. fu purtroppo. l'eccezione dolo– rosa dei )6 firmatari ciel manifesto ispiroto da Kropotkin, che s'illudeva che lt, liberazione clell'Europa po– te.ue venire dalla sconfitta ,lel mili– tarismo prussiano. E si Ml quali e quante critiche suscitò la posizione di quei 16, e come lo stesso Kropo– t.kin p11r tanto amato da tutti gli a– narchici. finì la. vita quasi abbando– nato proprio n c,wsa ,lel suo inter– ventismo d'un momento. (Ala oggi 11e.ss1mo 1mò cadere in simli sogni dopo le esperienze delle due ultime guerre. Nessuna ,li esse ci ha dat.o uri effettivo <tJ>porto di li– bertà, seppure nella prima fo Ger– mmda sia •tata sconfitta e nella se– comh, sfo110 rimasti. sconfitti il na– zismo e il fascismo) Oggi più che mai, con l.'u,,wnitù imbarb,,rita già tonto ed avvelenata di propasam/e, la. guerrn è il male supremo. Un altro conflitto portereb– be rdla distruzione di tutti. 'i vnlori ,mwnl, Ed è assurdo pc.uscireche eia tale distruzione possa 11enire la co– struzione dPl mon<lo umano e li– bero che 11oipropugniamo. Nemme– no l' ombrn: percl,è essa si concrete– rebbe ne/fo snprenw:ia mondia/e o dello Stato russo o dello Stnto ame– ricano, che estenderebbero a tut.ti i, popoli del mondo il loro gi.ogo. Ques'atteggiame11to e/re è veramen– t.e « mwrchico » è fuuico realist.ico in un peri0<.locome l'auuale di pre– guerm, ed a maggior rngione L'tl con- servato, e potenziai.o, quando fo guer– ra fosse in atto. Non è vero che al di fuori del di-– lemma posto da Ernestan non ci sW. nie11te da fare. La posizione del, « terzo fronte » non lo sodisfa. Non. sodi-sfa nemmeno noi: ci par giusto e pii,, concreto dire. che vogliamo lot– tare contro gli Stati cli Mosca e di Jli' ashington che sono una realtà ope– nrnte di tutti i giorni, mcutre un «ter– zo frome » 11essww riesce ad imma– ginarlo concreto. Ma se Emestan si sottrne alla pressiolle della prova– smula per ripensare il suo a11archi– s1110 di sempre, troverà direttive con– crete di azione e<l il suo posto nel conflitto mo,.diale prossimo. E di– re11ive purn concre.te può averne da esempi recenti. Gli mwrc/1ici inslesi che con1inua– ro110co11 il loro giornale la propa• ganda 11cll' esercito e o disertarono o fecero gli obiett.ori <li coscienza J gli wwrc/1ici americani che si ri~ fiurnrono alla guerra e fi,iirono in prigione; gli anarchici italimii che JJllSS<tronosii anni di guerra nei compi, o al confino o in prigio– ne ( e ht stessa esperie11z1t di Er– flPstan cl,,. pussò l' ultimlt guerra internato (lt1ch'egli in ,mo dei tanti compi che popolm ,v.mo tutt:i i paesi del mondo). Questi esempi, pili di tanti di.scor– si, ci .mggeriscono qtwl' è lo nostra via. Abbmulo11are la nostra volontà cli resistere alla guerra, questo pro– posi/o <licoerenza. non ,,, dei .princi- 11i. "strlllti ma al concreto orie11ta– me11to di libertà di wua la nostra vita, ci condurrebbe ùievitabilmcnte " colfobomre con i nemici che ab– biamo sempre combc,ttuto. Anche se C1tt1wlme11te paiono pos- 565
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