Volontà - anno V - n.11 - 31 agosto 1950

t necessario iunanzitullo adottare di fronte all'imperialismo ataliniano un atteggiamento senza equivoci e oonsiderarlo attualmente il noetro più grande nemico, la più pericolo– sa incamaziooe della reazione e con• liderare che il suo trionfo mondiale 1ignifìcherebbe probabilmente la fìne di tulle le nostre speranze in una conruzione di un mondo libertario. Mettere sullo ateNO 1>iano e con- 1iderare nello &leMO modo lo stali– nismo e le forze decise a resistergli. è falso e di un aernplicismo perico– loso, t ,•ero d1e e1i1te nel mondo. al di fuori del blocco russo. delle forze reazionarie le cui azioni ed a– spirazioni 90no ultrcttunto vericolo- 8C. !lOtenzialmcnlc, che quelle che trionfano attualmente in Russi.a. Ma esiilte anche nel rosta del mondo - e in America come altro,•e - delle forze democratid1c, rivoluzionarie e libertarie le cui J>Oltihilità di svilup,– P' sono innegabili e reali e che è ue<'es!nrio non la&einrf' annientare. Pretendere <li non Ol)J>Ors"i all"im- 1perialisrno staliniano e di non llren• dere posizione di fronte alla j!'Uerra che minaccia con il prcle&lo di non Tisd1iare di fare il ir:ioco di certi e– lementi re.azionori del blocco anti- 11Laliniano. è una posi7,ione che de– nota nei I ibcrlari unu debolezza i– deologica e sarebbe una ronressioue di J)O,·ertà e d'impolenz.a. La posizione socialista libertaria giusfa è. al contrnrio. una 1>resa di 4>osi7,ionetl<'tlata da una volontà fcr. ma e decis:1 u c·omhattcre ince11an– tf'111ente l'imperialismo staliniano e 11 resistergli nel coso tli urm sm1 of– fensiva armata. Lungi dal cercare <li diMirnulare quetlo pericolo e di ,·o– lerne diminuire l'importanz.a. con• 560 , iene al COJJl.rarioche Le forze liber– tarie, neUo stesso modo che furono sempre all'avangu.ardia nella lotta contro il fasds-mo nero, biunco o bruno, si.ano ancora all'avanguardia nella lotta contro il fasci!mo rouo. Ma lungi pure, con questo. di &VO– iere che i libertari •i mettano al ri– morchio degli anli-staliniani con1er– vatori e reazionari. I libertari, met– tendosi alla tetta della lotta anti-sta– liniana, affemrnno altamente la loro ,·olontà di trasformazione S(K'iale. Essi debbono dire ,·hiaramente d1f' non si tratta. per i la,oratori. di li– mitarsi ad un antifnscismo negativo, mu che la sola ,•itloria reale e tlefì. nitiva sullo stalinismo è 111 realh~za• zione del sociulismo lihcrl.nrio, fe<Jc– rnlista 111ondi11l1•. t cerio che il 111i1,dior mc7.7.o <li risoh·ere il prohlNna della guerra sarebbe d'im1ledir(" (•hf"essa scoppi a mezzo rii un"azione rivoluzionaria d~i JlOJ,oli. Ma se la guerra ciò no• 11os111111e scoppia, sii:tnifiehcrit cl1f' il proletario internazionale manca di maluritit e di ra1mcilì1 rholuzionaria, Anche .re <rueele <.-oniltaLazioni 10• no !COnfortanti. 11011 df"hhono. tul• ta\'ia. indurre i militanti e le ori:ta• 11izzazioni libertari<" ad assumer(', nel grnnde dramma 11orico che ai s,•ol– gerà. delle posizioni che Ii rf'nde. rebhero inconsciamente cou11>lici del trionfo dello atalinis:rno o che li <"O· 1tringerehbero alla rinuncia e alla irn1lotenza. facciamo notare clic 1,ro110111•11do o.i libertari le dircllive che ahhiumo esposte, non abbinno In prclt!sa di dare delle diretti\'e generali e nep– .pure di dettare a qualcuno e in tul•

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