Volontà - anno V - n.10 - 19 luglio 1951

specie. Se le vogliono. dovranno cmUJ11istarsele oflrt>ndo il petto al piombo. .lla non tarda,w tr comparire le prime trrmi. Un camion cariro di fucili 1mss11 per la Gloricla dc Cm,– lrh Ct1111i11os. Dove era diretto? Po– ,·o imporf(I. Un gruppo di compa– flllÌ clw s'f'rn t1cc1,rtat.odt>l carico, rivo/1,,IJ,, i11 pugno, asso/e il v1•ico– lo e i11 pochi minuti prende posses– so cl,•i fucili che sono distribuiti tra i compogni rii Cuatro Caminos e 1'e• rmìn. Ermw i primi. CONQUIS1'A– TI, NO.V UECAf,AT/. Ermw i pri– mi ful'ili eh<>, q11ella 11otte, avreb– bt•ro vigilato intorno alh• cas1 1 rmt· dovt> g11atava il tradinwttto. Matlritl si. svf•glia al tuo,w d1•I c<m– fllHH', Ira il rombo 111011010110 <icgli anopfoni ,, il trngico dialogM delle pistof1• P dt•i fucili. Per Il• 1Jie pas– ,w1110 v1•tturt' cariche di operai ar– mati chP vw1110 o tonu1110dt1i punti dot.'P si combt1t1P. Ragazzi 11r11wli L'igilmro le entrate della città. I ve– tri s'i11fra11go110allo st_·oppio dei mortai ,. delle bombe a 11umo. Dal– la ,ier,, si combattt• sen::.11 i11terr11::.io- 1w, si lottf/ tt morte in cento p11nti diversi. E 110,r. più .~olo intorno alle c11st 1 rmt•. Ora si combatr1• nei l'Ott· c,•uti. <· 11PJIPchiese l' ,wi pala:::.i, .',ugli operni che difemlo,w la liber– tà, sui lavorntori che 11wtto1w a re– peut.aslio fo vira. sparano i « se,iori– tos >> nascosti negli appartm11e11tialti, trittcPrt1ti nelle chiese trasformate in /ortP:;z('. N<>l corso della mat1i1rnta ,(; pr('.~(>fltfllWmomenti clelic,ai e gravi. I <e pacos )l distraggono le no• :.tn• /or;;(•, Cercano di ,foviare gli ,•ffr >triviclc.ui, wti a dar l'assalto alfo. ('(lSPr1111•, c(',.CtlllO di disorientare, di sbamglillre gli uomini armati onde 494 jllcilitarc la sortita di quei che di– femlorw le casermr>. Ma 11011, vi rie– scono .... Intorno alla casermll dt• fo Mouta• ;-rn sia il meglio ddl'mwrchismo ma– drileno, Più di mille uomini si bat- 10110 in prima filn. Alcuni hanno ar– mi. altri 110. Gli iriermi aspettano uffamws,u11ente la caduta del com– pagno per rrtecogliere la SUlt rivol– tella o il suo fucile e continuare <i spt1rare. È 1111 valore che non cono– sce misura. Cli ,wmini ava11=arw. tt petto scoperto, sollo il fuoco con– certato delle m itruglU,trici fino alle porte stesse del/« caserma, per mi– n1re con sicurezza. Quatulo 11110 ca– de, non importa. Quattro si conten– dono la suti urma, i:c11tiil suo posto. Dnitro fo cr,s,,rma è il fiore e lu crl'ma ddl'esercito spagnolo. Vi so– no (hw rPsgi11w111idi fanteria, uno di. ::.appatori e altri spt•ciali.sti, l' ol– lr,• millP « s1•,ioritos >1 fascisti. Vi sono: un ge11erale, sette colonnelli, qtwranltr comatufonti P divt>rse cen– ti,rnin di cupit(ll1i, t.enemi e alfieri. D,•ntro ci sono, in tutto, circa t/llUt· rro mila uomini c1rmc1tifino ai clen• li; trincernti i,1, 11n Nlificio forte, cht• clomi,w t11lto il vici11at.o. Fuori c'è il popolo. Intorno ttlla ct1serma possono eNsere trP o <Juattro mifo. Trn di loro si trovano guardie t1·assalto, clie combattono con bru– vura. Si trov(llw Of>eraisocialisti. re– pubblic"ni, comtmi.sti e anarchici. Ci sono pure cdcww mitragliatrici e vetture blimltrlf•. Inoltre c'è un can– none del 10, che i fovoratori lwn• r10 tmscinato qui, non si sa di dovP, e che spara a :Pro sulla cuserma. Ma fo maggior pMte degli assedianti è inerme. Lo lotta è <lisuguale. M(I mentre i trnditori han basso il mo•

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