Volontà - anno V - n.10 - 19 luglio 1951
Maria Cristina, ri·voltelline da ra• gazzi, pugnali, coltelli, in una pa· rola, tutto cii, che può servire a com• battere. In pÙlzza Catalogna si lotta per e8pugrrnre la Telefonica. In piazza dell'Università, la. « Guardia civil )) impegna battaglia con le truppe deJla reazione. Nei quartieri prole– tari si combatte con accanimento'. J.,e truppe uscite dalla caserma Pe– <lralbes per occupare la Piazza Ba– dia sono attaccate e sconfitte. 1 fa– ziosi si fortificano nell'flotel Rit.z, in vari conventi e in certe chiese. All'Atara:::.anas la mischia è più a– spra. 1 militari, prot.eui da u,u.1- mu– raglia enonne, solid,'.ssima, sono qua– si invincibili. Qui il fuoco incomin– cia con le prime ore del mattino. 1 rivoluzionari sono mitragliar.i con abbondanza ,Ii munizioni dalla cn• serrna, tlal vecchio edificio della Au– ditoria Militar, dalla Casa della Na– vig(1zione lt.aliana, dalla, Banca di Spagna e dalla chiesa di Santa Ma– <lro11a.Alle nove, vari soldati e uf– ficiali fqmw la loro apparizione nel– ltt lfombla. 1 compagni danno l'al– larme: la truppa avanza! Ma su– bito si vedono soldat.i e capi mostrar fazzoleui bianchi di pace. Talvoltu ht voce dei compagni dice: « Non sparate, compatieros, arrendetevi, ve11ite con noi! >) E poi soldati e la– vorr,tori si ttbbrncciano fra grida di entusiasmo e lacrime di commozio– ,1e. Fu un momento d'ineffabile grandiosità. Il fuoco ricomincia. J faziosi, arrabbiati, sparllnO senza so• sta, ma i nostri non scherzano e ri– spondono con energia. Nella Capitaneria Gmieral, Goded resi.sie senza troppo ardore. Un paio di cmmonat.e ben tliritte decide del conflit.to , c il generale si arrende do- 492 po poche ore dttl principio delle o– stilità e dall'arrivo dell'aeroplano che l'ha portato da Majorca. Arresosi il primo baluardo del miliu,ri:mw, tutto il grande e soli– do apparat.o costruito durante il bien– nio negro, vacilla e crolla. Sono le midici antimeridiane del 19 luglio, e la Telefonic(I, si è llrresa. Così pure l'Hotel Colon. Più lllrdi si arrende l'Uni.versità. Il fascismo è virwal– nwnte sconfitto, a Barcellona. Gli r,ssahi alle case dove s'erano fort.i– ficuti i faziosi, a quelle dei poten– ua.i, gli incendii olle. chiese e ai cott• venti si succedono senza interruzio– ,w. Dal cader della notte, grandi in– cendii illuminano la città. All' i,1. fu.Ori dPi bagliori, del fuoco, Barcel– lonll ù avvolta nella completa oscu– rità. Gruppi di compagni armati per– corrono le strade. Senza, tregua s' O· de la consegna:« C.N.1'.! C.N.T.! )) accompaguat.a da, evviva e dai colpi dell' A tarazanas. 20 Luglio. l.,a bttttaglia contittult presso questa. casermu. La domeni– Clt, verso st~ra, i militari avevano issata fo bandiern bianca: ma quan– do i compagni s'ernno a.vv1~ci11ati, li trnevmw accolti con 11nascarica. Mol– ti furono i ,:mlu1.i ma i piì, non si perdet.tero di coraggio. /.,a rivinci• ta dei nostri non si fece attendere. Un caurwne vomitò la sua mitraglia sui tr<tditori. f_,a chfosa di Santa Mu• drona e la c«sa delfo Navigazione Italiana erano state bruciate. L« mattina del 20 luglio tutti i nostri compagni si trovavano per abbai.te • re l'ultimo ridotto de.i faziosi. Tutti si dimostrarono valorosi. Ascaso per– dè la vita quel mattino indimenti– cabile. Era inevitabile: combatteva come wi illuminato, a petto scoper-
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