Volontà - anno V - n.10 - 19 luglio 1951
Frutto di sLimcl1ezza, frullo di propaganda, Crutto di rancore o di odio verso u11regime del quale - in breve tempo - erano state dimenti– cate le benemerf'nze t'Salt:1te in nitri momenti, 1al\'olta anche con grande sponlaneitù, per ricordare, sohanto, le r<'sponsahilità della lragetlia che si viveva, sta di fauo che nessuuo faceva pii,, il proprio dovere. Chi avrebbe potulo resuscitare nell'animo degli italiani, compresi mol– tissimi fascisti, la Cede politica? Il fasci.su10 era veramente morto mollo tempo prima del 25 luglio 1943. Il 1)Criodo 1942-1943 segna la conlinua evoluzione della puhhli<"a opi– nio1w, gli effetti sempre pii1 sensibili della propaganda, generic;.1 ,, radio– fonica, il conLinuo aggravarsi del disor·dine annonario, la rarefazione dei generi. alimenlari e la 1wssima distribuzione che ne veniva fotta, In bara– onda clel1'a111minis1razione mili1arc, che spesso aveva tutti gli aspe111 di un sabotaggio sapif'nlt'nH•nlf' oq.:;anizzato (sabot11ggio che, nel complf'M•O, si 1>otrcbbe qw1si .,,;dudnc per la grande insipienza di chi avrehbe do\'l1to organizzarlo'.) i lraffiri oscuri l"he - talvolta - accompagnavano le. for– uilurc di i;uerrt1 cd. in genere, la pro:?rcssiva disintegrazione dello staio . .... i 1raffi1·,rnti d"inflt1f'IHf' ,~ di \'alnlP f'd i rorli1ori d,•lla n.:ne i·h,, IPn– lamente affonrl'.I\ ·1. Il periodo :.nddello fu anche caratterizzato dal massimo splendore della votcnza di Clnrclta Petacci e della pili acuta lotta che questa ultima do,·eva sostenere con Edda e Galeazzo Ciano da una 1>arte e con Rachele .Mussolini dall'altra. Attorno ai contendenti erano LUia fitta schiera di politicanti e di pro– fittatori e poche persone in huona fede. Le !1omine agli ahi gradi militari cd ai posti di grande responsabilità passavano, per un verso o per un altro, nel crogiolo delle passioni e degli odi familiari; triste, abulico o assente Mussolini, sempre piì1 ammalalo e sempre più innamorato della Petacci. E Buffarini, maeslro inarrivabi]e deJl'equilibrio, si barcamenava e si 1nantencva a galla, pur pencolando, senza mostrarlo cccessi,•amente, verso ]a Petacci e snb.?'nclo la1vo1ta a denti stretti le stravaganti astruserie finan4 ziarie del (ratello della Claretta,' Marcello, e de] suo clan. li popolo non era dispo~to a farsi prendere nella spirale cleJla propa– ganda politica attiva di qualsiasi tinta; esso era stancçt, enormf'mentc stanco della guerra, dcrlf" privazioni, dei luni è di quel residuo di bardatura che il fascismo aveva nu•sso in opera e che andava cadendo a pezzi a pezzi sotto j colpi del.la tragica realtà. F si arriva. con una situazione sempre peggiore, nell'aprile del 1943. Situazione peggiore dal punto di \'iSla interno e dell'economia o-enerale della· guerrt1. 0 Ed il partito fascista, compiendo l'ultimo errore psicoloo-ico chiedeva a gran voce il ritorno del manganello! 0 ' , 544
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