Volontà - anno V - n.10 - 19 luglio 1951

città i adesso è controllata da 5.000 <lipeudenti a meno di 1.000. Che Care? Tornare in campagua? Ma i mezzadri durante la guerl'a hanno messo i soldi in banca, 5-6 milion.i, e oramai l'acquisto del fon– do Ilare , icino: così comperano po– co o nulla, ri3lagna il commercio in riuì,, lavori nei campi il padrone non ha ,'Oglia di farne.e il mf>zza'dro di Sflendere J:ter le « opere » non vuol saperne, Appena il minimo <lell'im– ponibile, che ,1011 ser"e a nessuno e tanto meno alla Lerra. J \'Cechi scuotono il capo: « ai no– stri tempi l'o1)eraio e il bracciante non andava al cinema. o a hallarc; le sue donne non avevano certe 1>re– tese ... )). Erano i tempi delle bocce e delle osterie. Degli « orli », così si rhiamano in Romagna; almeno una ,olta alla settimana un sociali– sta o un repubblicano si 1)rencle\'a una coltellata: i capi, i signori (pro– f~ssionisti, commercianti, proprieta• ri agricoli) com't"rsavano int:111to rra loro, Poi a poco a !)oeo i ccl i si sono 111es<·oluti,indi sfotti. Le « gr:111di fa. miglic » di Cesena o di Fodì emi– grarono. si spen1:f'ro; una <'t'rla bor– ghesia è finita, e con .lei la tradi– zione dei circoli, degli speH.ncoli cl'o. pera, della cultura illuministica. I compagni di balcloria di Renato Ser– ra hanno i ca1>elli bianchi e piì1 11011 gridano, alla notte, i loro amori: la biblioteca Malulcstiaua impigrisce, nessuno si cura a Forlì dei ll'Sori ri– sorgiruenlali contenuti nella raccolta PiancastelH e un ex-repubblichino si dà l'arie del grande xilografo {ippro– fìttando della generale disattenzione. Forse un poco di ,,ila è tornata con b scis,ionc di Magnani e Cucchi. In 538 supcdìcie nulla, ma sollo grande è l"ebollizione. Pare che tornino i lcm. 1,i della lotta claudestin?, con il_ su'.0 tradizionale difetto che I contatti d1- 1ventano esclusi,•amenle personali od csclusivamcute psicologici i (< moti » suscitati. Il PCI ha adottato per fronteggiare la situazioue linee di– , e1·se: a Foti i città, per esempio, la cosa è ignorata, non se ne Jlarla nem– meno: in cu1111)agna, invece, tutte le sere riunioni di 2 e 3 ore l)Cr halle– rc battcre hattere ronlro i due « lra– ◄litori ». Nelle campagne gli staliniani so– no tutti nC'ofiti, e ,,iolcnti; ammaz- 1.ano in fretta i braccianti e i mez- 1.ndri, se è necessario: e così il PCI dei 1>aesi e delle frazioni tiene a hadu anche la citt.ì., dove molti dei , cechi comlmiziti non Jle "ogliono J>iì, sapere del 1>artito ma rimangono i– solati, sospettosi e sospettati (tranne nlla Mangclli di Forlì, dove si è fot– to largo il PSU). Cosi mentre a Bologna il fatto di Magnani e Cucchi nessupa tr.act'Ìa lasciava fra gli operai, a causa an– che della sfrenala campagna dei Co– mitnli Civici che li ha messi in pes– sima luce, tremuoti leggeri. accenni cli frattura ce ne sono lo stesso in tutte le fohbriche; e p·iì1 solidi, di– rci, 1,iù concreti e veri cli <1uelli tro1>· po politiciu.a.Ll e personali di Ro- 11rng:11a. Riguardano l' atteggiamento del PCI di fronte alla cc 8cah mohi- 1(•differenziala n al problema dell~ ore strao1·dinarie, a c·erte agitazioni• male imr.oslate ... nella 1>rovincia di Forlì si intrecciano C'olloqui. richie– ste <li spiegazione cauti approcci e improvvisi ritegni, Partig"iani lra i più noti tentennano; il PCJ ha l'or• cline di riavvicinare coloro che lo lasciarono da anni, per imr~dire che

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