Volontà - anno V - n.10 - 19 luglio 1951

salvC'zza, il Catalano ha per primo rialzata fieramente la testa. Egli ha ritrovato. con la lraternità della lol• ta, il suo vigore di una volta, lo stesso soffio liberlario che lo fece, in maggio 1937, ribellarsi contro le manovre staliniane che miravano al– l'accaparramento del movimento an– tirranchista. Ed il resto del llopolo spagnolo si è incauuninato sulla stcs- sa via. Un nuow) Sinio d'animo? Certo! Quc.,'ila unanimiti1 che probabil– lllrnh• 11011 ebhe mai la sua t:i;ualc, di un'inlern ci1tl1 in piedi contro i ~uoi !-frullatori, non si può (limen– ticarc e non può non lasciare dellt· lraceC' profonde. Si respira un'altra aria, ora, a BarPellona. Si f' fieri di ,i(\ e fieri dello sconos(·iuto d1(' (, al nostro fianco nei tram. ~\Telle vie. coloro che, arrestati e poi rihisciati, passeggiano mostrando come un ti– tolo di gloria, la loro testa rasata, scambiano tra di loro dei sorrisi, senza conoscersi... e senza nascon– dersi. Ci si può chiedere perchè tutto <JUesto scoppia precisamente ora. Ci sono probabilmente due ordini di r:1gioni. La gente di Spagna aveva dappri– ma speralo che, dopo la loro vittoria, le democrazie l'avrebbero liberata da Franco. Questa speranza delusa, una altra restava, quella di vedere im– porre un miglioramento nel regime e un risanamento dell'economia; speran7..a impossibile che cullava i ti. midi e faceva loro sopportare pa– zienl.C'mente il loro male. È chiaro, ora, agli occhi degli spagnoli che la politica americana non avrà ahro effetto che quel1o di prolungare il regime franchista, e senza nessun miglioranwnto C('onomico. Tulle le :,pnanze dis1ru11e. anehc <111cll,• piì1 modeste, il popolo di Spagna si è ritrovato solo di fronte al suo ti– ranno. E sa che non ha pili niente da atlendere che da se stesso, cd è questa (;crtamenle la ragione prin– <·ipalc delle recenti manifestazioni. La seconda, a nostro parere, è che i giovani fi.no ai 27 o 28 anni non sono mai stati mescolati alle lotte politiche che riducono l'emigrazione all'impotenza. Essi non chiedono di sapere clii sarà ministro cli questo o di 'queist'altro dicastvro, dopo la ca– d111a di Franco. Essi mirano all'ob– bit'lti,·o prin('ipale: la fine di un re– gime di rni;wria P di terrore. Ornmi il popolo spag,:nolo è il so– lo padrone <IPI ,:,110 d.:•stino, ed esso ha ('01-f'irnza. Le reuzioui del governo Ncll"ento11rage del Caudillo, tuia contraddizione di pil, o di meno non conta! Un tempo, la strafotti·nza: Ltt Spa– (;tut /nrir. Ju. sola il suo cammino i11 ,m orgoglioso isolument-o. Essa non lw bisogno di nessuno. UO.N.U., il Pilino Mllrslwll? Lasci"teci riden•! Oggi, i. piagnistei: si chiede l'ele mosina con una mano venale. C/re co.-m fll,)biamo /art.o perchè ci abbm,– doniate? Cristo non ha potuto sai~ vare ]a Spagna. Essa ha bisogno di dollari. Un tempo si procla,nai;a. invufoerttbile bastone della resisten– za cont.ro lo st.alinismo, e paradiso ch•lla pace sociale. Oggi, si dichillra Bnrcellomt vittima degli agitatori pro/essionllli del Cremlino. E le autoritì, si sono commosse alla miseria del buon popolo. Più 513

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