Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951

ne, Thiers la iena, l'anlenat.o dei Schei,lcman, dei Trotzky, dei Ne– grin, dei Nitli, regi di ieri, e repub· blicani di doruani: i fratelli siamc– &i <lcl celeberrimo Caussidier. JI grande ideale della pace fra gli uomjni non lro,a concordi i pacifi. sti. È nominata un.a Conunissione per una mozione nnjca per l'anno venturo. Bacunin ne fa parte e per un anno si affanna in dibattiti pole– mici, da c-ui uscirà il suo studio «Fe– deralismo, A ntiteol,ogismo >>. Uomi– ni così vicini; idee così ]ontane! ]I taglio è ve1·licale. L'anno <lopo a Berna rottura; Bacunin pianta il Con~resso. GJi internazionali sono ron lui. Addio per sempre o /lebotoni del– la santa democrazia! Ciascuno se– guendo la sua 1ogica via, l'inconb.·o p1·ossimo sarà sutl.a ibanicata: gl,i uni a Parigi colla Comune, gli altri a Versaglia ... ool braccio o col cuore. Solo Garihal<li si salva, ma « più per convincere se stesso e gli altri rli essere alln tesw del progresso )> osspn•a giustamente Malatesta, che .pe1· chiaro\'eggenza po]iUca stabile. Mazzinj, folgorante di anatemi la Comune. sa più di lui ciò che ivuole e ciò che non vuole! Su] Juozo stesso dove Bacunin la rompe colÌa democrazia, trova (in S\ izzera, a Ginen·a e nel Giura) gli uomini del LaYoro associati. Egli e~ce ora <lal sistema segreto e (lal proscl~t-ismo sp-igolato qua e là sin– golarmente. Fonda l'Alleanza de/la. Democra.zi<i Socialista, e h·a poco sa• rà in linea ncll'Interna.zionale, con a fianco gli elementi italiani e quel– li spagnoli p<'t"suasidal Fanelli. Nel– ]'lnternazionalc proseguirlt la guerra al principio d'autorità, germinantP- giù nel sistema dell'organizzazione cenh·alizzala. Chi vuolf> il fine vuole il mezzo. :Marx è logico, coJ centralismo. .Bacunin è 1ogicissiino, col locali- smo coinunalista, che parte dalla in .. tegrità del1'individuo. La sua parola è azione. In tutta l',woluzione di B. è pre– sente e visibile lo sfon,.,o di concor• dare il pensiero coll'azione. Visibi– lissimo che i] ,pensiero io 1ui si rin• nova e si. purifica verso 1'anarchia, cotne risultalo pr-atico dell'azione pratica, nell'esperimento pratico, dPl prO\'arc e riprovare. Conflitto fra teoria e pratica, voi dite oggi rper farci svogliati e scetti• c·i uel ritorno al B. che, ar<:lente e fiero, si cerc-.a e s-i ritroverà? F.gli pure nella realtà dell'a,ione S<'Opre il conAiuo Ira Ja teori.a e la pratica. È per questo che dalla de– •mocrazia \·a al << socialismo >), espro• priazione; e clal socialist.no va all'a. 11archia, esprop·riazione del dominio politl<"o per annullarlo nella sodetit degli eguaH . La pratica Jo scacciò dalla dcnw– crazia. La pratica gli discoprì l'er– rore della teoria. La teoria poggiava da secoli sn questa base e con vadanti leggere nei ten~pi moderni anelava in fJUesta di– rezione: Un'autorità, libera]e e rifonnaLri– ce - <lei capi partito, benefici - una chiesa, rievangf>lizzata - uno Stato, ,pacHì.sta - mm poli~ia, po• p,[)larizzala - un militaris,mo difen– sivo - <lei signori, filantropi - una borghesia, redentrice - una 1egge, pari per tulli - una libertà e fra• lernità, garantite dalla morale e dal didtto - una denwcrazia, ehc a-

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