Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951

ìn1uizio1w tlt·Jla verilà .ignota balza– ' a prrpotcnh· al cerve Ilo irradiando i mÌSl("ri dPlla vita )>, non vede ehe quel raptus faccnt sì che ipolesi rli enormi conseguenze non patio;;scro mora òi ripensamento critiro. si che vediamo iJ Lomhroso procedere a– podittica1nente ((( Jc religioni pro– sperano nei climi ca,Jdi )>, << la con– figurazione del cranio si er('dila, noa la :,tatura >l ed altr(' amcn1l,t del genere), .lasciandosi continua– mente fuorviare a vedere ·i faui al– lraverso i lampi della sua (( intui– zione geniah-- )>. La genial-i1à di que– sta intuizioni-' è stata ,~sagerata. Co– me abbiamo visto, ·il Morsf'lli salu– lava nel Lombroso <( il (ondatore dt~ll'antropo-logia criminale )). Il Ft'-rri prctenckva a sua volta, che Jo studiare i pazzi nt'-lla loro costi– Iuzione org-anica fosse una cle1lf" magg·iori << !'woperte sc·ienlifichc ·1om– brosia11c >l. Mettiamo un pù le eosc a posto. Lo studio organico clej malati d·i m,·ntP era già condolto avanti nella prima metil <ld S(•colo da una scuo– Ja medi.ca, detta aJ)JHlnto perciò so– matica, che va eia Nasse (1816) e .lacoby {1830) a Griesinger (1845) e seguaci. Le psi<·osi tossi<'he sono lUJa .-listinz·ionc <li More! e querlo degli e'luivalenti epileuici è roncello an– teriore al Lombroso, che, a quando a quando, aveva coscienza del mol– to che egli doveva aj grandi psichia– tri clw lo avevano pre<"eduto. (« Lf' mie leoric ... hencl1è non fos~ero al• tro clw il <·ompletamcnto dei lavori insi~ni cli Morel, di J\'foreau e- Ja– coby .... >) e~li S<'rivcva nella pre– fazionr dell'Uomo di genio). La tc-oria della genesi patolog:ic·a clel genio appartienP specialmcnl(' a l\1orean dc- Tour:: chc- l'aveva espo- sta e s,,olta nel 1859. Sei libro del Molt"schotl Cirrolazione della, vita avPva trovato espressamente svOlto il concclto del crimine come prodot– to hiologico•sociale ereditario. <( 111 veritù, nella Circolazione della vita - flic·e ·il Gentilt> 12 erano racchiusi 1ull i i gf"rm i delle doli rine per <'lii Lomhroso doveva diventare l'Cle– brr• >>. parere c111esto ~ondiviso intc– rnmcntt'- dal Parrizi e dal Vt>rani. Quest'ultimo affermava: <( l'opera di Lombroso <'Olllf' clinico psichia– tra è misera>>. \ L'identifil'azio1w lombrosiana del delinquente nato con il pazzo mo– rale non era clu" un ripiegamento ~ulla nwral insrmity illustrala <lai Pri1chard ,wl 18S3. L'idea che il Lomhroso sostcnrw su l'origine drl– la peHa~ra la prt'-~C al Ballan.lini '" a 1u11i co-loro d1e fio dal prin<·ipio drl ~ecolo pa~salo avevano cspre.;;sa la persuasione di un ne~so cawrn·lf' tra l'alimn11azionC' maidl<'a e la pcl– lagra. E. profano rome sperimenta• tore, doveva invocarr dal Molcs<·hott la coopPrazione per ricerche su ani– ma'Ji inlos~i<'ali ,la 1wllagrozf"nia. C' ri<"oi-ios<·<'rf' di non pot(•r <"he lrotlf'• reHar~li dietro <( come pa;!f!io ». Ma vi f' chi ha parlato anchP a questo proposilo di << divinazione >>. Non <·'è da meraviidiarsi cl1e tanti più o meno profani abbiamo t>saltata l'o– riginali1ù de·! Lomhroso. Costoro sono st~1ti suizg:estionati da lui, c·ht:" non si rendeva ronto clel proC'es~o as.SoC"iativo <lelle proprie ..... divina– zioni. Ecùo comf' Lomlnoso raccon– ta (nella prefazione al libro di Hla figlia Gina) '~ come formulò l"' ~ue teorie antropolog:ico•rr-iminaJj, 12 /.,a Criticll. 20 luf!lio )909. 1 -' C. Lol\lHHOSO. T.c1mw11a sciwlu fJPtwle. 475

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