Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951

Questa è la mia opinion(• su/In questione pi.iì . vilal(J del nostro tempo. Di_fl,Jrisce da quella degli uomini che stanno in allo, occupati oggi in un progetto davv<>rodifficile. 1 giornali ne lwn.110 parloto comP della <( scienza. per /a. produzione mPrcmiicu del conse11.so >>. Fabbricare il consenso. Trai• tar" la mente umami col regolo calcolatore e con i colibri. Costruire un<i forma di semplice disegno e foggiare tuHi i pensieri su di essa. Bnggiungere la conformità. E spingere a bastonate la geni<> nella conformità, nwdiwite la m inacciu delle lisi.e nere. Ecco un ,nodello tragicamente ,familfore. E la pretesa che il bastone sia rfpsfinato ai comunisti diviene sempre pi,ì, PV<t1w.'l.çe11lè, Percl,è la pn– rolu <( comuni~ti », coni'è 5tÌracchiatn per includervi tutti i progressi, 1 i., è pure stiracdiiu1<1, per inclml<>r-vitutti quanti non si cottformmw alla /or• ma stabilita a Washington. nel discorso nel fare n.ell'associt1rsi e nel pPn– sare. E ,u~ssuno. hè a. Hollyu:ood 11(;! a Wa.,,hi11!,{ln11 crede che lo scopo di f/m~sto Comitato sia quello di scoprire un qualche fantasticu teutatfou di ron~sciare la California dPI Sud ("On la forza e la ·1.,·iole11:.cL 'Vo. Il suo scopo ,·, la 1< fabbricaziu11e dPI consenso)) in o~ni aspett.o della vito (unericmw. Noi ame,·icani crediamo ancora in qualcosa che si rhinm<t, proprietà privata, e l'abbiamo semprP estesa al e/; là dei nostri, po.,;s,•ssi immnliati. [a nostra casci è il nostro castello. De nostre id,:>,~ ed i nostri istinti son pu.re il nostro castello. Essi ci appart~ng.0110. Noi ci formiamo e muticuno h~ ,wstn• co,ulizioni. come ci par giusto e senza la (< produzione del c011,– scnso >). Cli uomini di IJ;'m;hington lwnno avuto qualche successo. 1-.lmino im– t>miriH, ,_,n pù di geute .. lll<i anch'essi sono impauriti,. Sono impauriti da dò che Dorothy Tlwmpsou ha rhiwnatu « lo foto tra In politica del go– v,~rno P l'istinto del popolo)). li popolo non vuole la guerra, <· no11 1wtrà <'S/.t:'r<' portai.o alla guerra a bm,to,wte. E nemmeno io. lo amo il mio lavoro. JlJ((, ,•sso può ben aspeltare, per un poco. Non sarò intimi.,lito dalla. 1ninaccia della lislli nern. Non sarò in– timidito dalla, minac,·ia della calunni,a, dellP cortinP di fu.mo, dell<-> lr•.-:ti• monianz<> fabbricate. Non io aiuterò a di:')/rugg<•r<> la 11ostrn Cnslituziour>, o rinwici(~rò al/a, gnranzia che PS.'i(I. mi. dà. In brcn•, non mi si farà gi• rare in tondo, (ne. Sono w, attore che ha più talento <!'alcuni e meno wle11to di molti ... Jla io non ho nè talento nè notizie nè immagi,wzio,w per ai.1t1are questo Comitato nr,1/(l,sua attualt? inquisizione. Non ho alcuna ambizione di fare /'informatore. Non vedo nessun bene futuro nell'accusare ora, dovunque e senza tregua, nel tradire i miei amici e la mia coscienza, nel distrugge .. re la mia. stessci i.rrtegrità, per rivère il resto dei miei giorni abbmulonalo comP un C(Ute mendicante. ~Von è qucstci la mia idea d<>llafunzione d'un. r11tore e d'un cittadino. Il mio <wwrc,, JJ(~r questo prwse è abbastanza profondo per co11~en– tirmi di disti11g1wrt> trn la sua gente e la sufi. politic<i del momP1ito. lo mi melfPrÙ S<•m1u·r~ dalla parte de,;li .interessi del J>Opolo americano. SoMPrrù 463

RkJQdWJsaXNoZXIy