Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951
dove troven~sw del fango invece di 1uut finalità, e raccoglietè i frutti della coerenza intellettuale ,~ mora• le che avete dimostrato in questo tri• ste affare. Non lasciatevi fucilare da ,,ualchr brigante pontificio nè OVV('• L<~narc da un agPtite di Cialdini )). 1 Un'.alb·a ]ettera a Gambnzzi e Fa– nelli aiuta a comprendere I' uomo Bacunin. Lettera cifrata r con in<·l11• ~e molte espressioni mcta{orichc <·hiarite dal Ne1tlau in parentesi: « È meglio perdere acq11ire11ti (a– dn·,;,nti) cfttti.vi pa.gatori cOJne sem• pr,~ (rtH'ZZ<> co. ., cieu.ze) che diminui• re i pn•zzi <: menonwrè la nostrn tariffa (f) rogram.ma, ). Porse sarnno per ciù ,,i,ì. poveri (menu numerosi) oµgi, ma ct•,·tamentc di,·1·,•nt,•remo più ricchi dor,uaii. « Dunque non (( sacrifichiamo la realtà del domani. )) (sono io che $0I• tolineo questa significatissima esprC'S• sione (< realtà del doniani )), piena cli :filosofia rjvo]uzionaria) alle pro– messe fallaci, alle illusioni dell' og– g,:. Se rÌ<>sce l'impresa di Mr. Peter• son (Mazzini) s'egli forza il merca– to, allora dovrestt> parteciparvi ed organizzarvi i.I più presto possibilf' in modo da portarvi le nostre mPr• ci, non già quelle di Mr. Peterson. di cui non potPle nè dovN~ muw,•,) i rivenditori, a nessun costo. Ci SO· n.o montPPl.li nel commercio (in po• litica) nei quali è mille volte meglio sembrare, ma non già. es.iwre, irutl• rivi, piuttosto che fare per amore ,> JJPr vanità di fare P quindi fare il contrario di éiÒ che si deve fare ». Quante cose buone per oggi! Lo dicemmo: egli anunira e ri– spetta Garibaldi: egli sa che i gran• cl i possono comn1c-ttcre grancli errorj, 1 lJ. Ntrl'TLA1·. /folm,iira e 1'l11ternazio- nate in ltalitt. H8 gravidi di eorBcgucnze neJla :,loria. « Il Garibaldinismo » ( così in un foglio dcl1'876, la situazione ita– liana) è cciduto e doveva caden•. perchè essendo la svada di 11-:lazzini si se parò da lui; allora senza con• cNto propri.o passù eia uno ad altri, sempre di peggio in 71eggio; dopo ll'lazzini fu raccolto da Mani11,e Tri• vu/zio; da qrwsti cadde 1wlle mani di La/urina e cli Cavour, i quali lo gettarono nelle braccia. della utonar• chi.a, che lo sollevò e lo strinse <> lo lrattù come matrigna, fino ad u.cci• rh•rlo, fino a disonorarlo ... la rivofo– zi,on,• diventù militarismo rivoluzjo. nario poi lutto arfasallo 1nilitari• smo ». C\·ra !-lato 1111 Co11grf'sso pro Paec, dunque la ~uerra era alle porle: e nel '70 Prussia e Francia si azzuffa– .va110. L'impe·ro incrollabile va ·in polvcrf'. TuLti ~ono ora rcpubhlfr.:t.• ni. (( Non si. trova un bonapartista a pagarlo un occhio )l. Prima ancora della Comune (mar– zo '71) Pcco l'lprcsentarsi il ~ariha1- ,1inismo rome ausiliario della guc-r– ra nPlla Franci.a liberatasi ilall'im• 1wro. Hacunin dalla Frimc_ia, dove è g:ran parte della Co1nune Lion<'5e (precedente a quella di Parigi); Ba• ('tm in che non dà i I lwnvcngano ai prussiani, inva~ori ckJla Francia; Ua. nmin <'h!L!..alula c-on ~ioia 'la cadul:t clcll'imp('rO: Ba<"unin che ,·ede il governo pro,w.iB-orio più pauroso Jc) popolo <·he non dei prussiani, pil1 nemico del popolo rhe del lnri,lumc imperi.a]r fattosi repubblicano; Ba– cnuin <·hc- vecle nella rivoluzione SO· ciale la salvezza, anche territoriale della Francia e lo smacco al pruss·ia• ne!-iimo~ Bac-nnin srrivc <1neste pa• rolc .:-igITifìcatl\•e al solito Gambuz1;i
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