Volontà - anno V - n.8 - 1 maggio 1951
-in cui la discussione di certe 001w divenBe pericolosa. E nella luce del buon senso certe coee si dimoetraro– no indefinibili. Cosi il fascismo (per la prima volta) nacque. È utile rioordare che il fascismo lk>ree (quella prim.t volta) dalla an– goscia della classe media, minaccia– ta nella propria esistenza sociale; dalla delusione del proletariato che aveva J>08la la sua• fede invano nel socialismo e nel comunismo; dalla paura dc:i ricchi che temevano di essere P.Spropriati. Il fascismo (quel– la prima volta) non avanzò con un ,,rogramma contro altri programmi. Fece .Ja sua conquista negando che la società e lo Stato potessero costi– tuire problemi da discutere. Contro le ragioni « disrolventi » dei ,politi- 1·i, il fascismo (quella prima volta) si appellò agli ·istinti ata.vic-i, alla voce della raz?.a, alla tradizione, al mistic-ismo del recinto per il gregge, al « bisogno di credere », -alla fe. deità, alla solidarietà di fronte al pericolo, alla « salvezza attraverso l'ubbidienza », alla « castità del sa– crificio :o. alla fratellanza comanda– la dal d~tino. O Fascismo è crollato. Ma si pnò seriamente dire che siano immuni <fai pregiudizi del !asci8fllo coloro che s•affermano campioni della de– mocrazia? TI fascismo sopravvive sotto altre etichette, e la umtra lotta contTO di esso non può ceasare. IGNAZIO StLONF. ., Filibm1er ~. W3~hill@.IOII. o.e.. tlioom!Jre 1944.i. N. d. R. 1) /.; neceuario 1m:-cisare cf,e miche le Cl1iese (ed in particolare la Cl,ie• $ti cat.tolica) so1w .11.lùla stessa fine.a dei Por• titi? 2) Po,si,m10 rit"/,iam11re Silone. e cl,i 4.20 11e11St1 c:umf! lui. ulft1/11114Ji1U ,Jelf<umrc:l,ilm• come aneggia111en10 11n1i-i$lituzionalc. quo. le /,a trOMIO la sua espre.uio,W! già nel colmo d'w:.i nitro 1empo-<li-crisi, nel 1790. i11 Codwin, e ben meriterebbe clic nltri. or• canto a rn>i, lavorasse per ri<Wnic ,le/i,1i%i1J• 11i n11uali? La criticn wdologica dei Par• liti è, i11 forme pii"i dotte ~ aggiornale. la cri,ica di Codwin alle « wcielà 1,oliti• che• - e s·e.ste11de in cri,ica 11eces.saria 11 tutlo il mecc-a11i.smo1,ociole che fu la w• ciet<Ì oppreua doi mille diver.si a11puro1i (mm solo i Partili ... ) i,i c11i i po1eri dello Staio umo co.,rituiti . ...o,ro istitu:io,iali:ut· ,i. 3) Sifone co11tinua, di.,perotumente solo. a bn1UmJi « e11tro ~ i meccanMmi tli Parti• ro. Noi ri1eniomo che eolo dal di fuori si può .sperare tli influire contro l 'm1im.ru 11eceswriomff1te fasci Ma (oligarcf1i<"o i! -~•- 11011imadi /o.sci.sto) di tulli i Parliti. I v11- r1 Sorasat o Ramito o De Ga.s1H!ri o T o· slimti o Pncciardi (e 11011 JH1rliamo dei ~– rlicenti monarc/iici " /a.~i.\li ... ) Ofll!ro,w sPmpre come centri d'una rete camoffit1,i• ca che impone agli « ap1>arteminti • (fo JH1rola è a.uai lff"Ol)ria) al. proprio Pnrtitn praprio l°agire .sano pensare - 1woprio il cfo.s..tico comportameQto di gre1t1e del fa• scismo. Sappiamo che nel 110.slro ambU!,iti> sociale sarebbe ill11sorio SJ>erarc ri.mllari ,wmericamente appre::obili. ( giova11i d'og• gi, cre.scU11.i entro la prigione spiri111uJ,.dPI fascismo, agiscono speuo foM-i.sticaml!nt,,. perfino con l!ticheua socialista <Xl onarchi• e-a: le ectt:ioni (che vi .1:0110, e non co.1:i pt)Clie come appare ai clo.s.si/icatori ideolo– sici::anti cl1e tutto voglion oolutare e trn– m.tllttre in 1e for:e ulili::abili • JJer 11110 "'-' altro Partito. esiste11te o ,In costituire) con• fermano la regolo. Cli nn:iani, peggio. I vecchi. e.s..•i umo troppo spe.uo /11ori del mm1do e vivono ( uloe k ecce:io11i c• .1:.) con la tuta volwa all'inclietro. Perciò noi so.ppiamo di lavorare eo,pratullo ptt le ,ge• nernzioni aV\"enire, cl1e han bi.sog,w ,li cri•. scere in 11na ntm,ufera vitali::::ata 00 no11 conformMti, da eretici. <ki utopi.sti - mm giù i11 una atmo.sfera ir1 cui i comprome.c• si di Panito. a,;che i pi,i felici. servo,,,. solo a 11a$Comleri> il mor1al, le::o di illi · berrù.
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