Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951
leressanti, e 8ape\'u anche recitare 1>0esii:. Eppur,:, tutti cr1111 d'accordo nel dtenerlo stu1>ido. Una 8ola cosa s'era mo8lrata ben centrata nei suoi disconi: nessuno a.vcva paura di lui. Nessuno sta,·a mai in guardia contro di lui. E tutti avrebbero piutto8to pensato di sparare su un bamhino che su Regola, - Perehè qualcuno ave"a cominciato a chiamarlo Cl Regola d'Oro 11 - poi di,·enne « d'Oro », ma siccome questo conronde,•a le idee <lella sua barba e della sua 1,ersona, finirono col chitunarlo « l:1 Re~oln )I, e finalmente « Regola ». •Per un certo tem1)0 tutto seguitò come prima. li piombo sistemava le liti, gli uomini c11devano da tutte le parti, ma Hegola rimaneva sempre calmo come una bambina che cogliesse more. Egli non s'immischiava e nemmeno si trae,•a da parte: an<lava nd aiutare chi cadeva. ma natural– mente era inutile, perchè gli s1>aratori non erano dilettanti. E intanto Re• gola seguitava n predicare il suo \'angelo. Ac-cndde cosi, a !lOCO n poco, sem,,n che nessuno sapesse dire come, che le sparatorie cominciarono a diminuire un poco. C'era tra gli uomini un pochino piit di fiducia. POC'oa poco, accadde cbe chi sparan eran solo gli uhrinchi. E fJIIC5lo cominciò a st1wcare la gente dal here troppo. Ed infìne 1111a specie <li Corte fu impiantata per sistemare le liti. Rcgolu intanto liwornva la sua terra, ma senza 1rovar niente. Doveva lavorare fuori parie del suo tempo per pagarsi il mangiare. E re8tava tanto amico con le donne <lel rampo: faee"a per loro infusi con cortecce e FogliP e radiri, e guarivano i loro mali. Quan<lo Magpie.Jttag si prese il vaiolo e fu isol11t11 in unn cahina fuori del campo, fu lui che nP. ebbe cura. u É ciò che io aHei voluto lei fncessc 1>er me, in un caso come que. 1to ». dice\'a. E<J accadde 1111 giorno che Regola s'incontrò con In Pepita. e ne J)08Ò .sul banco del har un esemplare che J)es1n·a quin<lici once. In pochi giorni, un'altra di selle once. Poi, la pepita da J)TClnio, di trentotto once. Parc,•a che tutto l'oro delle montagne se ne fosse sceso nel terreno di Regola. Sotto la lerra c'era pro1)rio un letto di piccole cose d'oro grosse come fagioli. Il campo im1lazzh•a. Tutto il terreno attorno a quello di Re– gola , enne cootf'so, 1)Czzoper 1)ezro. Ma senza sparatorie. Non ,,areva ben fatto s1Mrnre vicino a lui. e ron In Corte del campo 1>ronta sempre a la. vorare. Ma iu ogni giungla v'è untt tigre "he non oonosce alcuna 1101,na, all'in· fuori della legge della zanna e delrunghia. Un giorne fu notato che Sam• 8011Goln.Taglintn liivorava nel terreno di Regola. Era un ti1)0 che dove– ;va il suo nome ad 11ua cicatrice alla gola, ma gli sta,•a pro1)1'io hcne. Ave"a UC<'iso due uomini nel campo. e Dio sa ••••• - scusatemi. Dio: Nìente, niP.nte. Samuele. Seguita. Mi interessa. l\'JARK TWAI ·: E credo ne :wessc l:isdati un bel numero lungo la sua -strada. Regola un giorno fu trovato che si preparava a partire. S'era ritirato le sue pepite e la sua polvere d'oro, e stna impaccando i suoi arnesi ed un 373
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy