Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951

A N ·T o L o G I A LA REGOLA D'ORO (fJin i> fl/1/mggiolo 11/ '''""l'elfo del 1'11rodi.w1. NI t1M·11lw /,1m-Zè. G11111<m111 e Ge$1Ì, che stmuw ,li.~correrufo tn, loro). G ESÙ: ~on vedo perchè dovrebbe essen~ diffi<'ilt: sc1nir.11·c ciò che di• strugg~ ila ciò che costruisce .... GAUTAMA: Perr:hè l'odio che distrugge è naturale 11cr l"uomo, La fo. me la paura e l'odio son le sue emozioni primiti\'1·. LAo-ZE: L'odio e la puurn sono i neri 1>ri11ci1>iidclrig11on111za, e son propri de-i bruti. L':nnore e la ·fiducia sono i candidi 1>ri11cipii dello s1)i– dto. Per rnggiungerli. bisogna a,·cre le ~ili. GAUTAMA: Le nli del pensiero: soltanto mediante la contcn1plazionc spirituale noi· possiamo raggiungere le cose più alte che non sono del oorpo. GESÙ: Che non sono della terra, della terra. Ecco che cosn è. Della terra, terrcs1ri. Materiali, gravi, che pes;rno, che spingono giù. Cose, co- se. cose ..... LAO·ZE: Potenza, 1>0tenza, potenza .... . GAUTAMA: Poli-Sessioni . non pensieri. .. .. LAO-ZF.: Chi è più ricco, colui che è carico di terra e d'oro ed ha potere sopra molti, o colui che col suo pensiero possiede l'universo e con il suo amore attira tutti a sè? GESÙ: È così chiaro per noi. Perchè non dunque per l'uomo, che pure ha avuto dal Padre di Tutti il germe della ragione, il seme dell'amore? Un giorno, sulla Terra, io sentii durante la grnnde guerra un gio\'aue dire che avrebbe rifiutalo di uccidere il suo prossimo. Egli 11011 conosccNa alcuna causa che potesse giustificnre il massacro di uomini dorme e bambini, e meno che mai poteva accettare una causa che era soltanto lotta per il possesso del pianeta, al modo dei lupi che si contendono mm carcassa. E la gente che gli stava attorno disse: così, tu sci uno di quei maledetti idioti che credono in Gesl, - li faremo vedere dov'è Cesi:1. E lo coprirono d'ingiurie, e lo pestarono, e lo uccisero. Deve dunque il mio nome causare la morte? LAO·ZE: Non è nè il tuo nome nè il tuo insegm11uento 1 fratello mio, -è la rabbia della giungla che ancorn c'è negli uomini . GESÙ: Ma io J>ensavo di vincerla, qnelb rahhi:1, con l'amore. MARKTwAIN: E1>pure, pe1· quanto miserabilmente ignorante e saturo 371

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