Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951
r,) tutti <1uesti (C poteri» locali harmo manifestata subito una ten– denza a svincolarsi dal Potere cen- 1rale di Roma - al punto che al ministro Scelba (siciliano, democri– :,liano, autonomista) è shHo negato il r•ermcsso d'uso d'un teatro di Pa– lt~r1110per un suo comizio; b) tale spinta all'irrobustimen– to tki poteri locali è alimentata nel ('.nnpo dei discorsi con i soliti truc– c·hi della demagogia, i quali allet– tano i cittadini disperati (che nem– meno <lai loro Govt!rno palermitano litmno al<·1m 11iulo concreto) a urla– rf' f'ontro Roma: Ronrn djvenuta la tf'~ta-di-turco di cui lrnn bisogno tut– ti i 1•oliticanti 1>er dare sfogo alle prvtc-ste verb:di de-1111 gente che op- 11ri111ono: e) nel C'ampo dei fatti son , •1.di- 110 sostegno di tali poteri locali i riN·hi. ai c1uali s'è data senza tanto rumore l'nbolizione <lf·lla nominati– vitil dl'i titoli, e- poi i prntj, i capi mafia. 11111nl.1 genie deteriore del– l'iio=ol:i d1e ha un f)roprio « coman– do n da salvarf'; d) -l'es1lcrimcnto è in conclusio– nr costituito dalla agginntu cli pa– ra~~ili jn loco alla legione di par:1s– ~i1i che opera a Ronrn - e<' Gm·er- 110 locale '» signifìeu soltanlo una po~ihiliiì1 sup1llementarc di sfogo por la voglia <li conuuulare dei ca- 1,i-:;::11ng indigeni, senza che per qul'– i-to r·essj di operarf' (,·ioè cli succhia– rf') l'insieme dei c:a1li-ga11g di Roma f' ,lri loro accoliti: f>) r•erfìno I'AÌta Corte locale ~•è SfHl\'entata della d1iarifìcazione c·lu• ::,i \'a costru<'ndo con tale nudo <' hrulal,~ sco1)rimen10 dei reali 1110- tjl'i dei politici 1nofessionali: cd ha cer<·ato di nwucrc un rreno agli ap– petiti ili f'Omando (()(·ali, nel loro. contrasto con gli a1►1H:ti1i di u quel– li di Roma». lnlanto l'agricoltura in Sit•iiia è dol''è da sempre, l'induslrja dello zolfo r· <1uella dr•i "jni sono dove sono eia sem1•re, le scuolr sono qm1li sono eia Sl'lllflre, le stra– de gli 0s1>eclali gli ac<111edo11iid('m - e fa l>O\'Cf'l.l geni<' seguita c·ome s,:mpr<' a far le s1•cse 11er i t·oman– danti di Roma e 1►cr qu,·lli di Pa– lermo. ~on si crea nulla di ,•itall' I'<' si 11:.u-le dull'alto ... T rcgionali:...ti no– ·"lrani imrmrenmno 111lezio,w? Comunismi nazionali 11 t< comunismo ,, ru:...so, nrll:t sua ne<:1~ss.iria dc,•iazione im1•crialistiea, q,mlc Stalin l'ha iuq,osta sull"origi– uario ceppo murxista-leninist;.1. s'è follo nazionalista nf'llè formi· piì1 c– strc~nu~: al 1nm10 chf' oggi i vari PC d'l"laliu di Francia e d'altri paesi son costrclli a f)Cn~are ed a;.drt- e– sclusil'amcnlf• in fonzione (lc;.di in– terèssi 1lell'rs1l1mS;ione n1~:1 nel mondo. Pc·r tale sua 111c111111orfo~111a at– tuazione, la gang di 1wlitici <·lu• Ca ca1lo a Stalin s'è lnwata 1• ~i lrova :.mch1!, nei paesi piì1 arretrati. a far leva proprio sui 1110\'jmenti naziona– listi locali 1•cr me11crvi in nrnrc·ia la 1>ropria 111acehina: C'On1r ~•i· ,•islo nel 1.i1ssa10 in Cina, rd orn ncll'T– ran. come 1'.. tlichiar.110 nel P.1ki~1;.ul, come si odora in Marocco. e,·<·. Ma stanno nasc,·,ulo da ,-j mala ll.ianta ,•irgulti in.illesi. ln Germa– nia s'è <!OStituito or ora un ,, Parti– to Comunista Nazionale ». Jn halia il movimento verso un or~•tni~mo a– nalogo ì· t•vi<lt-ntcnu•nl<' in 1•rogres- 293
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