Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951

~ia10 e. ror~, sigillato il nostro de– "tino. Anche ,olo per rivivere e pen– iiart' lm·i<laniPntc lr • occa.sioni Jter• dnle "· Saggezza di Don Cbisciotte .'J.ito lo steMQ anno della oons1tt•ra- 1.iont• di apoleone primo. Victor Con~idcranl. ave,,a vissuto il tempo <li dut> imperi e di tre monarchie costituzionali e di tre re1>ubbliche "om1u·t>sa la comune. Pote,•a rioor– dal"l!'ilii sette rivoluzioni e r~taura• 1.ioni , ittoriose e di trenta giornate insurrezionali. delle <11mli, quella a Parigi del 13 giugno 1849 contro Lui– gi Napoh!one Buona1>arLe cm stata In s11" J{ionwHI. Anche in ffltre occa– sioni 111•c,•a pure avuto un n1olo im– portante. Durante la cacciata di Car– lo \. rome capitano clt"I genio a \lctz. a,c,•a rncs....itO la forte.ria in staio di diresa contro la presunta i1wa.1io– ne ◄lrlla anta Alleanza. ~el 1848 a BruM•lft• ... egli a,eva formato un CO• 111itnto re1mbblicano e tentato d.i ol• te1wre l'ahdicazione di Leo1>oldo pri- 1110. Elc110 alla Coslitucnte - ,,ue– slo ~i111holodt:lla sterilità <le) suffra– gio u11iv1•r,mlf'. che egli stesso cwe. v111lt•fì11i10 1< 1111 mulo » 1 ) - tentò da .. oto, Jll'r 1lue volte. di interporre tn1 rc-~crcito e ~li in30rti <lel Giu– gno. lf' misure cli una prudenza ge• nt"ro~a. 'ff'ntò invano per <111.0.llro se– re r-onsccuthc, di ottenere dall'A,. ~Nublea. in occasione del prO~ctto d.i Costituzione. di rar ascoltare un 1)to. geuo di riforme « dnlla brue alla ci,,u, ». « seu:ci il mi11imo Cf1mbia- 1 ) "· CoNSIIU\MA~T. {,,(I $0/utiori m, le 10111·,rnf'.mt>m ,lire.et d11 fH!1tr,le. 4• cdii,, rt•,:. 211. me11to ,wlle leggi civili • 2 ) che a, rebbe permeuo di fare a meno della steSAa Costituzione. « l're11de– tp !lei, gWmi. per rrPart~ il t"O!ltro nuo– lJQ mondo • lo ranzonò Bérard .,). Si noterà il carattere donchisciot– le!'co di <JUf'Sti inter\'enti, « destina• ti n follirc », si diri1, Ma il solo tor– to di Considerant fu rii egsere illato saggio da 8010 1 oon quel granellino di follia che c'è nel princijlÌO di tut– te le grandi cose. tJattpr1i. come un camliere isolato. non è di un 1.>01.iti– cante ,·olgare, e non euere aiCOltato è il destino comune dei pro(eti. Cer. tamente Considerant. nott 11pparte· neva a coloro rhe hanno bisogno di sperare per intraprf'ndcre o cli riu– scire per 1perse,•ernre. Esiliato, me11- lr1· percorreva i confini del Messico, dimostrò la sua profonda lucidità scri"cndo al Marcsc.iallo Bazaine <1ua11ro lellere, in cui gli dimostrava che l'impresa dinastica di Massimi– liano era destinata alla calastrofe. «Na110leone, ,mdamlo nel Me!.5ico, egli diceva. {>Otei:a bn, ru-,•r preso 1nw strndll f>er Madrid o per Moscll. com/uce,ue li una S. EINw. oscura, questa volt.a, mis,•r,•volc! • 4 ), ~cl lu– glio del '70, molte sull11 cnr111 le sue « Pret.li:io11i sullll gucrrr, ": " !.,a. Gcr11umÌ<1lrn imo l« 'CJJ.HJ, In .su11uni– tà ,wziom,lc. lt, Frnuri<, 11011 tlf' liu », egli seri, e. mentre i giornali repub– blicani fanno coro ai giornali impe• riali per eccitare i ,,ecciti odii na– zionali e 1>reclirea brcvf' di@tanza di tem1>0 l'entratn trionfalf' u Berli- .,) Moniteur Uni,:er1nl 1• l)enwamir pa• rifi<rue, seu. 1848 . .,) V, CosSIOlìMANT, te Socinli.$1111' dct·tml le Vie.ux Monde, 1••1!· 7L 4 \ V. CoNSll>UAN'T, M,xi1111e. QJmtre /et.• 1res t1u tlforuht1I 8t1mine. Ormu:lles 1868. 355

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