Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951
tla eti1, qu.mdo l"inth1zion1.1 deUe guerre napoleoniche aveva rovinata gran parte della nobiltà austriaca, egli divenne ancor piìi amaro, e ir– ridt·mlo scrisse nel suo libro di con- Quc:.ta iilc:.:.a jn1ollcrnnza d"oiflli cos1riziouc esteriore gli impedì ,li buttarsi con una qualsiasi delle fo– zioni del :,UO tempo. Wegler (!4•rrò ,·crsuzione: « fl/Jf>etla i nobili han · perduto il loro denllrO sun finiti: es– si tliuenta,w scl1icwi ,/ella corte per potn ,mcorn signoreggiar,• .1oprc1 i loro ~imiti n. senza esito di persuaderlo ad entra– re nella Massoneria, come aveva fui• to Mozart (e « Il fhmto magico )1 i.· u11'01>era massonica). Holz afTnnrn c·he Beethoven era un massone, 11m 11011portn alcuna testimonianza .i sostegno dj tale fatto. che non l· 1ucnzionato du nessun altro. È pro– babile che fosse ritenuto nrnssonP. in <ruunto $i muovc,•11 libernmenh' i11 u111bienti 1111111.Sonici: ma i· :.ignifi1·:1- 1ivo che -.i rf'j!'.Olai-sein 1.il modo in un 1•eriodo jn cui « 1>,qp11do st11IP rl1i1w• h• /,ogg,•. i loro mnnbri 1m• u,vo11n riunirsi 1wl11111lf• i11 S<'gr,•lfl - il clz,, dc1Jf• mwr ro.<aituita ,,,,,, n•rt1 flltrt1ttiva /H'r 1m 111/e ,wmil'n 111/lu d,,JI,, h•,gi e tf,,j m,;olmm•11• ti». tOlllf' ci 1lic1._• ErnPSI Clo~-.011 111•1 -.110 (( 'l'/u, f/,.mit11_t in /J(•<'etlw– v,•11}) in ,·ui, ira l'ahro. an<'he par– In ,Jell(' u 01,inirmi m111rt"/1id1P » cli IJPPlho,,en. ()ues10 atteggiamento non era pe– rò ,·onfinato ad una se1nplicc oppo– :,jzio1w intellettuale alle correnti po– litid1e rcazionarir- del suo tempo. Andav11 molto piì1 nel profondo. Egli cm intollerante di quulsiasi re– "-lriziont' 1>osta alla vita degli uomi– ni cd alla loro cs11n·,.sionc di -si•. Cjà nella sun giovi1w1.z11cm 11ta10 irri– lalo dall'osc·uran1ismo clcriralf', e •111a111lo l"organis111 della Cappella dei Minorili venne ad ascoh.ar1o suonun• l'org,1110, Hcetho"cn csclu– rnù: 1< Jlf'rchi• 11011 .~r• ,u• .~f(I ,u•I suo momMtero, co11 /,• .~ue pregll i ere? ». Ln stessa istinti\'a valutazjone che l"acf'<'tlnzione d'una disciplina reli– giosa eru distrultiva dello S\'iluppo imlividunlf• lo t·ondussc in ultra oc- 1·a~ionf' n ehied<'rf' ad un monaco fran,·1•:-<·11110. c•llf' suonava assai bene J"or)!ano. come mai col !-no tulento pott'vu rnsscgnnrsi 111111 vi1a del 1•hio– ~1ro. Ed è s11110 anche spesso noia– lo rlH' lleethovcn Imitava Dio come un suo uguale. Le sue im •oca:r.ioni alla ,leiti, sono sullo stesso piano del suo allcggiamcnto verso In natura, e mm itH'ludono segno alcuno <l'un qualPht' sentimento religioso. Inol– tre, ;.. ovvio che nella sua musica religiosa, ed in particolare nella « Me!sa in D )), egli esprime le sue pro1>rie visioni ed i suoi propri sen– timenti. senza nessuna considerazio- 11,· pc•r il Pon1,-nu10 liturgico. 3l0 \ on $i ,,ut, llCllllllt.'110('Oll,-itlc, ari• 1·0111c accid1•nt:di nè 111 "-Uu lellur.t tli 1►nio<li<·i :u• a11z11ti.ni· 1,, :.ne , i~ilt' ,1 Berrrndoth': molti dt•i suoi <•1,11- . 11:•mpor:mei osservarono infa1ti il ~uo vivo inh'r(':,!ll' nella 1>oli1 i,•;t, « Il ,~u.o ![Ìudi:io m•/11• /al'ce,u/t, JW· liticlw moMrav" 1111a mra iuh•lli- 8"":.<•. 11110 d1iarc1 comprcn~iont• ti,,_ F,li ulfari. ,, l'abitudine di ved<•rr• I,, ,·os,• s,•mr>liccmf>IIIP ,. dirc•ttmm•111t•». :icrive Seyfricd, « uo11 ci .~i scm•bb,• potuto aspettare cli piti da u11 com– /JÌuro diplomlltico eh<' vivess<• m.f mmulo ufficinlt> della poliricm). E)!li. naturalmente, vide così chiara la corruzione e la finzione della ,·ita politica aitraverso la logora f' int1o– lentc aristocrazia. Durantf' l:1 dilla•
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