Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951

l'atteggiiuuento. Ma f'SSi venivano posti in lllla posizione sempre (>ili difficile, via via che la gunra tra le nazioni veniva sostituendo e can– cellando il conflitto delle idee. La Francia rivoluzjonaria, con le sue concezioni della uguaglianza e della fraternità umana, si mutò gradual– mente in uno Stato nazionalista con ambizioni imperialistiche, via via che la nuo,•a classe dominante co– minciò ad assodarsi neHa sua posi– zione politica di privilegio, a spe• se degli operai e dei contadini. Il mutamento del.l'attitudine di Bee– thoven verso Napoleone fo il rifles– so di questa interferenza tra conce– zionj ideali e sviluppi nazionali: una <1uestione su cui si potrà torna– re. Per ora è sufficiente aver deli– neato, in modo necessariamente sommario, lo sfondo politico su cui Beetho,·en aveva passata la sua gio– venti1. TI risultato netto delle guerre con• 1.roNapoleone Iu l'a1lprofondirsi del– la reazione llolit.ica dovunque, a causa della stretta associazione for– matasi tra i governi di Austria, Rus– sia e Prussia, intesa espressamente, come ben precisa il Fisher, a « tra• durre in atto la politica di resisten• za al liberalismo cd alla rivoluzio– ne. Fu questa cosidetta Santa Al– leanza che strozzò la vita intellet– tuale in Germania, che annullò tut• t.i i, resimi costituzionali in Italia, chf>restaurò l'autocrnzia in Spagna, cl~ rifiutò di riconoscere le dem.o– cra.zic insorte nel Sud America, e si. trovò nel più rigido contrasto con lo, più liberale filosofia politica del– l' lnghilterra ,lei Congressi di Trop– pm,. Laibach e Verona ». La Rivoluzione francese influì su Beetho,•en negativamente, se si con– sidera da un punto di vista stretta– mente economico. L'elettore Max Franz di Bonn, da cui egli aveva un impiego, per quanl.o fratello di Maria Antonietta di Francia, ve– deva con simpatia i Jiberali e non scoraggiava gli nomini di opinioni avanzate: ed f•g1i fu generoso d'aiu– ti alla carriera del giovane compo– sitore. Il primo mecenate di Bee– ù1oven, il conte Ferdinando Wald– stein che aveva persuaso nel l787 l'Elettore a 1nandarc il musicista a Vienna per continuarvi i e-uoi studi sotto la guida di Mozart, dovette nel 1789 fuggirsene da Parigi cammuf– fato come mercante di cavalli. Bee– thoven dovette dopo poco tornare a casa dalla sua prima visita a Vienna perchè la morte delJa madre e la vita disord,inata del padre poneva– no sulle sue spalle i I 1,cso della fa. miglia. Ma nel 1792, quando i suoi fratelli erano cresciuti, l'Elettore gli concesse una licenza indefinita con assegni pieni per tornare a la– ,•orare sotto Haydn. Tuttavia, nel 1792 la Rjvolnzione già a,•eva rovi– nato l'Elettorr ed il conte Wald– stein, e venne a mancare a Beetho– ven l'aiuto da Bonn, Egli s'era già mostrato, 11onos1an– te questo riflesso avverso della Ri– voluzione sulla sua vita materiale, pii1 che Cavorevole alle idee rivolu– zionarie. A Vienna l'imperatore Franz J governava attraverso mia mohitudjne di poliziotti e di spie: e Beethoven aveva in tale dispregio l'indolenza e l'inerzia degli austria– ci che nel 1794 scriveva: « fin,chè l'Austria abbia salciccia e birra bru– na, gi!lmmai si rivolterà>). Egli par– lava in quei tempi di cose politi– che con la pili completa franchez-

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