Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951
g1rnl111cntc I~ con,·cm:ioni e la mo• raie delle classi medie. « Si deve di– stùaguere tra un borghese ed un uo• 1110 di qualità », egli scrisse, <ecd io .~u11 ridotto al ra11go ciel primo ». Gli e"eoti del suo tempo, ed il suo clima sociale, lo hanno certo in– fluenzato, e forse più d'ogni altro musicista. Ma egli era ben lungi dal– l"t•~seruc dominato: guardava agli uomini ed alla vita con pjena indi– p1~11dcnza,da un punto di vistu 1>11• r111uente urmmo, ncgnndosi ad esse– re guidato nel pensiero o nella cou– dolla daUe convenzioni e dalle idee che si fondavano soltanto sulla strul- 111rn ~ociale esistente, o da.Ile lotte , on cui una nuo,•a classe dominan– k ussicurava i I proprio potere po• litico. Questa indipendenza di pen– ~iero è la sua caratteristica priuci– Jlalc. Come disse Thayer, egli era u. imb,•1;uto delle teorie <lcmocrati– clie dei pre-rom,mtici a cui le itlee d,•lfo giovww re1mbblica americana av,wmi eforo ww ,wovn /or:.li ». Ed egli aggiunge: « lfoerlwven come composir.ore swvu i,1, un r.crritorio suo 11roprio, scgui,ut i susti e gli im1mlsi suoi, scrioova e compone• va M•11:.rt ess,~re sosgctto lld lllcun cu11trollo fuori di. st> •· Quando, ae– eorgcndosi della sonlitìt che soprav– veniva, egli si senti portato a d.ispe– rarc, scrisse: « lo 11rmufor(J <tifo. go– la. il Poto, ,w11 riuscirà r,rni <• vin– c,•rmi. del tutto ». E non era questa soltanto una reazione di disperato. Esprimeva anche allora 11 suo al– lcggiamento generale. la sua filoso– fia <lella vila. Mozar1, con le sue simpatie mas– l'>OnicJ1e e il suo 111c1tcre in musica il 11 Figtiro >l, la satira sociale di Bcaumarchais, non rimase neppur lui immune 1lalle tendenze rivo- luzionaric del ll'mpo ,cr~ la fi– ne della sua vita. Ma egli non a– veva jJ determinato atteggiamento del più giovane Beethoven, nè l'in– dipendenza di pensiero che lo ca– ratlerizzava. Si può dire che da un punto di vista generale ha ragione A. B. Marx quando dice: « Tra Mo– :.art e Beethoven sta la Rivoluzio11e francese », che diffuse nel mondo le idee di eb,uagljanza e di libertà, in– sieme alla coll\·inzione che ogni ran– go e privilegio erano ingiusti. Bee• thoven ave,,a 19 anni <1uando i la– l'Oralori di Parigi conqujstarono la Bastiglia nel 1789, e 11011 "'è dubbio che egl.i accetta,•a c1uelle idee t·ou lutto il cuore, poichè è certo ,·he le applicò nella sua condotta p(•r– soualc. Ma altri fattori politici, fuo– ri di Francia, influenzarono via ,·ia piì1 gli individui. nella società t·he in quel tempo sta,•a cambiando dap• pertullo. L:1 minnct·ia posta dalla Hil'oluzione francese allo status <J"-O condusse r:1pjdamcnte i governi 1lel tempo a metlcrli d'accorcio, nellw comnne volontit dj ochiacciarc IH Francia. u l..A• Grwuli />oren::.-0 clw luurno co,ulorttt ltt lotta contro Na– poleone ,um si son. battute soltant.(J 11er aumentllre i propri territori, mn ,mche per un principio politico... i sov,~rni. di 11t.Ui gli Alleati aveva,w 1111, proprio interesse in molte isti• tu:.ioui. del 'Amico Regime, e lo guerru co11tro ltt Fra"CÌll er(l 1>erciò consi<lerata come fo guerra che do– vcvu srndicare il movimento rivolu– ::.iom,rio i11ter,w::.io11ale •• ci 1lice Fuf'ler nella su::i '< Storia ,lei momlo d(•l(li. mmi 1815-1820 ». Molti uomini e ()onne progres~ivi erano' in quel tempo ardenti parti– giani delle idee rivoluzionarie: B<'è· thol'en non era flerciò solo in qu<'l- 327
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