Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951

loro maniac.i ortodossia. A meno che « Er" Nuova )l non accetti il crite– rio che il P.C. ufficiale ha il mono– polio dell'interpretazione della dot– trina e non consideri « rinnegati » coloro che si rifiutano di cambiare <1tumdo il Partito cambia. È naturale che gli anarchici ab– biano ben poche simpatie per i trotzkisti ed j tilini, altrettanto to– ialitari che i loro trionfanti rivali. E può darsi che a Torino ci siano 11101h•i speciali perchè questa anti– pa1j.1 sia maggiore. Ma <Juesta non è una ragione per difendere solo se stessi e ribadire itivece contro di lo– ro le calunnie consne1udinarie dei giornali comunisti. ln generale bisogna riconoscere che nelle relazioni tra i cosidetti movimenti di sinistra s'è introdc,tto in questo secolo un fattore nuovo: le re1azioni strette di alcuni di loro con determinali governi. Il P.C. in Occidente è formato in gran parte da operai, animati da spirito rivo– luzionario, nutrenti aspirazioni so– cialiste e generalmente ignari di quel che jJ P.C. veramente sia. Ma la fronclosa burocrazia dei iunzionari, che muove come nn esercito tutta la massa del partito, può essere con– siderala dai militanti di sinistra di ogni nazione come gli agentj deUa polizia zarista erano considerati da– gli emigrati politici russi prima del ·1917. Con l'aggravante che questa burocrazia serve un'entità molto comple&Sa eh 'è insieme nazionale (la Russia) e internazionale (il Par– tito) ed è senza dubbio in questi suoi due aspetti la forza 1>ii1 reazio– naria di questo momento storico nel mondo. Paradossalmente questa for– za controlla ancora una ,,arte note– vole di quelle masse che sole pos– sono dare il successo alla lotta au– titota1itaria. Di qui I' impossibilità di condurre la lotta antistalinista con gU stessi criteri della lotta anti– fascista, ma anche la necessità d'una gran chiarezza nelle rispettive posi– zioni. t probabiJe che presto anche i « titini l) debbano essere conside– rati come 1< agenti d'un governo ». E la posizione dei partiti socialisti ufficialj di fronte all'insieme dei lo– ro gregari è essa pure parecchio cambiata in questi ultimi decem1i co– me conseguenza della loro parteci– pazione ai diversi governi naziona– li. Per ora la loro funzione jn seno alle masse non si 1>uòneJ>pnre lon– tanamente paragonare a quella mi– litarizzante del P.C., ma i progrcs• si dello stalinismo. favoriti dal cli– ma di guerra, ci · 1>ermettono hcn poche i1lusioni per l'avvenjre. Per tornare alla piccola diS<:ussio– ne che costituisce il tema di questa nota, noi non possiamo difendere il nostro diritto al dissenso (eh~ non solo è diritto di non andare in pri– gione, ma anche diritto d'essere considerati in buona fede), senza di– fenderlo anche per gli altri, special– mente di fronte alle « autorità co– stituite )1 italo-vaticane, atlantiche o russo che s.iano. LUCE FABBRI ALLELUIA Il numero dcllit ci Pr1wd,1 » del 17 novembre nomin11v11 m:1111 sola prima pagina. in div.-:rse rorme. lwn 101 vohe St•lin. 32:\

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