Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951
,·/11• I,• vostre ,,aro/e infondano /e<le negli uomini, e 11erò non unu /nl<• clic si ricolfoglii nlla supenti:ione. È necessario che grazie alle vostre 1mrole gli uomini escauo dol <JUOtidianotran•tran impersonale delle grandi città ,, sperimentino di,wovo la necessità di esprimersi di amarsi di realizzarsi. È necessario che le vo&tre parole suscitino nell'uonw la volontà di essere 11vmo dar,vero. Le vostre parole (let·o,w essere una preghiera deU'uomo per fuomo. l),,rnuo suM:itar<: ne/I.'uomo il. desiderio di continua.re ad essere uomo. E mm. ri/erNulosi 111 parodiso o all'inferno, ma puramente e semplicemente pr,r/r,m/o della nostra triste e dolce terre,, con i suoi uomini che soffr<>no 1• i suoi n1<,me11ti di tmwro trionfo umano. Il gron peri,;olo è che il filo della si.Ori<, che leniamo così debol111t>t1tc 111•1/,, wstrt! numi si rompa durante /ti nostm vita; che il 1>assatnche ci lw ,u,rrito e il futuro che vogliamo costruire ci sfuggano insieme, e ci fo. sl'ino in w1 pres1•nte ttrido, privo di ogni significato umano. P,•rchè il nostro universo uon ci sfugga, è necessario che un sol uomo riesca " fH,r/are con le lingue di di.eci uomini., che uno 30/.o dei vostri atti t•lllsa per mille. Tll/1• i! il nostro grmulc compii.o, " cW 3iamo chiamati .. Se /(1/liumo in <111esto com.pita non solo perderemo le nostre vite 1>erso11ali, mu <mclw 1,1110 ciò clw è um,m.o nel momlo, tutto ciò che ci ha trmmuulttto fo storifl, ,mclw imperf,•tta com'è. Il mondo è più grn,u/c dell'America. e più grande della Russia. L 0 uma- 11ità è più grande dell'America e della Russia. Ecco un /(rito. Se cre<li,mio m•ll"ut1umità. 11llom pos:sfomo vincere. RICHARD WRICHT RACCONTINO ANTIMILITAR/ST A l_.a mamma ~panava la cucina <1u11ndo il J>Ostino battè alla fine.tir■• • Bo un foglio di 111ol,ili1azione J>e.r ,ouro fi!lio » di-Mc. Ne.Ila 1,ua ,gioi:1 13 mamma ha ~r,ino di• me.nlic.ato di ringrniare il postino. La ie.1'2 mio fratello hh•an è rinca.YIO. Ba ptbiO il foglio. Leggeva, e man mano che andava avanti gli occhi gli éi riempivano di la• grime di gioia. Poi l'i è me,;,;o a saltare e danzare. allorno alla mamma, baciandola 1mlle guandc. Dì tanto in tan10, mi bntteva 1uuichevolmente &ulla @11alla. 1< Guardami Jt ml lm dello: « fra <1ualche unno avrò l'uniforme dì ufficiale •· (I Tu 5ai, mamma il ha a~giunto, C< c:he que.;to foglio di mobililazione vale per me (IUanto una medaglia •· • Hai ragioue, figlio mio •• ha ri6J)OflO la mamma. • Euere 1olda10 è un do,·ere patriottico, è un onore. La nostra non è più la ;a>alria dei signori, ma del J>OJlOloche lavora. Pcrl"iÒ al,hia1110 oggi una vera palria da dire.nde.re -.. da: Il l.ibro di S1tr10 dclln ~cC'onda claMe clcmentart' Edizioni di Staio C'Ollforme al dc(·rclo del Minis.tro dei Culli e dcll'educa1.ione 11111.ionale). Bu,lal)(!'lit, 1949. '\07
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