Volontà - anno V - n.6-7 - 1 aprile 1951

RIFLESSIONE SUL CONGRESSO A O ANCONA, 1'8•10 dicembi;c, s'è tenuto il Congresso degli anarchici italiani, con molti intervenuti d'ogni regione: e da esso sou uS<:itipro– p0siti di lavoro possibile ed enunciazioni di atteggiamenti reali, non già le tirate retloriche e le pseudo-idee con cui usano coprire la lor merce i Congressi dei Partiti. Asscnlf• deliberato è s1ato ad Ancona, ponendosi così fuori di ,1uella associazione senza vincoli ehe è la FAI, il gruppelto che vede salvezza &olo nell'orientare tutli secondo le idee d'imo e nel foderarli secondo le strutture da lui conccpit.e, Veuttlovi invece solo per dichiarare onesla– mente iJ proposilo di mettersi da parte il gruppetto di Milano-Hologrrn, sep1)11rc con ben altro animo, nessuno volendovi fore jJ generale. S'è così chiusa una parentesi, e ritrovato <1uanto v'era dj buono nel• l'atmosfera di Carrara, nonostante qualche isolato eccesso che non ha ge– nerato però gli isterismi di Livorno. GiO\•ani ed :mziani e vecchi si son dimostrati concordi nell'esigere che a ciascuno sia lasciata pit:na la possibilità di intendere l'imarchismo a modo suo e di accordarsi con chi vuole per azioni comuni, senza timore d'incorrere iu scomuniche - visto che tra noi nessuno ha l'esclusività del vero e nessu.uo , sopralutto, può prendersi potere ,,er scomunicare, nem– meno se lo \'l1ole. La 1wtem;iule atmosfera d.i Partito che si voleva creare trn noi s'è disi,ipata. La nuova C. di C. ha cominciuto a lavorare g;ià in <Juesto spi– rito. 11 resto ancora non ,,a troppo beuc, ma 1,crsistendo riusciremo a farlo andar meglio, senza bisogno di diventare anche noi unu (< nrnggio– ranza » pili una (< minoranza )> inquadrate da una macchina ,,oliticante. ] gru1•pi hanno ri1neso fiducia: non nei progetti bluffistici ma nei pic– c·oli propositi che sono nelle loro possibilità. Il lavoro riprende. Ciò significa. in parole chiare, che sii.uno dinuovo 1< rico1uiuci11ndo », dopo m'cr conclusa l'esperienza dei tentativi di « miglior organizznzione )> realizzati dal 1945 ad oggi. Risogna quin,li ,1,,e1·cornggio di pensure <Jucll.:: esperienza. I~ orn divcnula chi.ara ciò che a Carrarn :mcora 11011 si vcdevu d:t tnlli: l'estrema difficollà di 1< pensare anarchico» per i molti ("iovimi od unziani, non importa) che il ,,eu1ennio nero e l'almosfora gener:dc del mondo d'oggi hanno modellato a « pensare ;;istem.11 ico )1, cioè proprio nel modo opposto .. Non dcvi:' stupire, visto che perfino risulta tlifficile il sem– plice « llen'-are libernle » cui van.unente lendono molti incasellati nelle classifica:r.ioni socinlistc e simili. Qucsln difficoltà di mantenere vivo il pro– prio pensiero rifiutandosi alla ,;uggcstionc delle 1< grandi organizzazioni >1 e dei IMO apparen1i (< successi )1 h:1 ora, dopo le scressioni di Antona, 302

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