Volontà - anno V - n.5 - 1 dicembre 1950
['Ò11lv<'zz11 della patria o del genere umano è per loro li sempre dipcn– dt-'IIIC dalla loro pic,·ola persona. Quanto a quelli che ricf:\'Ono i;:.li ordini. i poliziotli, i miliziani, i sol– dati, gli a\'iatori. µ:li uomini dcJla !(.'~sera f' della base. <1uclli che tor– nu·ntano. 11111!-Sacruno t' trucidano, <·omc si puù a<·tu['Òar!i. c·ome si p('IS• :-0110essi slcssi accus.in .. •'! Che eap– pinno o che non s1q>pia110 <1ucllo t·h<' fot.1110 essi 11011 souo responsabili dcl– k loro azio11i: essi obbediscono, 11~ possono disobbedire. agli nlto\'cg– ,!!:Mlti rnpprcscnlanti di unu inque– :-tionahile cauHl del bene. Qualsi:1:ei ~<'11time11to di giustizia o di u11rn1111 ['Òimpatia, qualsiasi comprensione drll"assurditù, dcll'i1,ocl'isin. dcll:i futili1ù di ,1uello che ,·om1lio110, qualsia~i l'i\'uh!ionc fìsiologiC'a da– v11111i all'cn·idio, alla mo1·1e <' alla IH'Opria abbiczione, tulio fon110 l:t– crrc. lliccvono ordini: non s.ono r('– sponsabili. Il i:,::ruppo. il corpo. 1:i socictù a cui ap1)artc11µ:0110 e tulli i nwzzi vociferi cli cui di~l)Ont". sono lì n ,-ipclere loro nd o~ni istnnte ··hc 11011 fonno t·hc il pro1>rio dovcre. •··hc nc•~['ÒtlflO 8·u.-;11<'lla 1·he :iJ!ÌS.(·nuo altri– nu·nti. die il solo niminc• impf•n– .-;uliile cd ei.ca: uulo è c111cllo dcll:l lii.!-olihcdi.-.nzn. F.' dognrn che ha pc• m.ll 'alo cd intriso oromni ogni c·o– :-.rienza che c::hi opra per l'csf'rdto, p1·1- lo Stato, per oµ:ni tOq)O ccntru– lizzato 11011 è 1>crson11 moralmente ;,.:iudicabile, non è reo di nessun rcn- 10 (uorchè c1uamlo end<' per cnso m.:llr reti di un ailro corpo c·cntrn– lizznto. L'adesione f•oscicnte di un indivi– du('I allo stato o ad un partito i-i spie~a in quanto che piì1 un corpo è centralizzato più è potente cd cr- ficace come stnuncuto di lolla. Si h11 un bcll'csscrt• inorriditi dnllt· mostruosit.ì di uno Stato: per :,b– b,11terlo non c·è clic una \'ia: <·o– ['Ò1r11irnc un altro. Si può 1ugliaq:di la testo e mctten.:f•uc 1111°nllra, 111:1 quando pure l'opNaziouc l'ic-i-c<' il corpo se1Tc ancora a;,.:li s1cssi fini. Qunnli potei-i organiz:t.ali rimanJ!OllO ancorn nel mondo tt-ndono , icppiù u slrin~ersi cd n rolarc- i11101·1u1 a due centri die si 1·0111rntlo110 il h1l- 10. E lullo si ,,ii t·Cntrnlizzando e ccnlrnlizzando. tlisurnnniz:,:ando c– disuma11izz.i11do. a nome :-"inlcndt· dt·ll"unw11i1ù. finché succcd11 (JUd gnu1 palutrat· <·l1CIttiti a.-;pctli:11no. ehe non ci sia 1>iù finalrucnh· ,•h(• 11110 S1ato solo. u,1 solo ccnll'O. 101 solo ccr"cllo. ucl K ..emlino o iicllu C.um llinnca, cd una bella umanità ~ignoro del pianeta che lavori. du· nwn~i. che cnnti ,. dw procrei ~e– c·omlo regole fisse, ml Ol'C fisse, ogni lilla minima 11:t.io11(• pcrfellamentc ,.. se~uiln secondo le direzioni d'inccn– surnbili es11crti. Un prrfetto formi– c11io in t·ui 11111iln\'orino e tulli sia– no felici. ,,11es10 è l"ideale a cui i foutori della t·cntr:1li1:zuzio11e sono impnzicnli di arrivare. E dopo una altra strage chissù thc 11011 ,·i arri– vino, chissù eh<' 1u11a la s101'ia umn- 11.1 non ap1u1ia che 1111luni:,::o. fati– CùSO e sanguinoso vi11µ:J!io , 1 c1·~0 que– sta mctu. 1mrché il dc-s1i110 drll'uo– mo np1u1ia al contcm1,o quello di cessare d'essere uomo. Vcngu pure lo Staio unico, il pianeta retto da una sola 11mminislrazionc ccnlralc sop;untn da un Comtr o da un Kip– ling, purché pure la nntura umnnn in lutti i suoi membri cungi a tal punto che gli impulsi inlerni, sia d"istinto che di , 1 olcrc, di scntimen-
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