Volontà - anno V - n.5 - 1 dicembre 1950

di fuochi artificiali per chiudere <;011 llll fine « rullentundo » il capi– tolo sesto; VJI - il troppo facile .simboli• imo del medico-sparatore (pagina J77-l78. E' un'allusione a 1<ciòche i partigiani avrebbero forse dovuto eonti.uuare a fare,,: Al i cala si $CaU• dulizza, non per la forma ma per il •!Ontenuto; ,,cccalo che abbia torto); VITI - la melamorfosi del Tra– foro (in Roma) in Antro della Si– billa per dare toni profetici al di– i!i<.:Orso di Valcnti-Valiani, pug. 183; IX - la vecchia accattona all'o– -iteria ( pag. 229) messa in scena pcrchè l'autore possa rapprescntar– .-!i anche sotto luci poco favorevoli (e per fare intervenire persino gli ,~migrauti); X • i vecchi padroni dcll'ulbcr– ga Reale- in Napoli, visi e corpi de– formi sino al ridicolo, e cenliuaiu di bollette del lotto dn rimcslarc ... Intendiamoci. vi 5000, ~upcrano auzi il numero delle cattive, larjt11- mente, cose huone" anzi ('(•i·cllcnti. Per esempio: I • le d(•serizioui di Napoli: li • la morte. e l'impressione che ,,uclla morte In nll'aulore, del– lo zio Luca. Il senso deJla morte è SCmJ>re energetico in Levi, ma in questo caso riesce u essere semplice e pulito oltre che forte; Il] - la « memoria» di prigio– nia, che va e viene scm1u·c viva e misurata; IV - la earalterizzazione di Fe– de e Rosselli: politici lonatici im-. a10bilizza1i nel rictus dei due noti. 1>c-rso1m~~ivestili <.·oneguale foggia 11el Revisore; V • l'intero epi:mdio di Parri. (uuchc se il richiamo ullu prcscnzh di un amico veneto, che è ,,oi Gia– como Novcnla, dà w1 touo « sia– mo tutti amici, e tulto uvvic11c trn di noi)), ,il testo); VI • la descrizione di due cn– rahiniel'i che 1111ssuno tcnedosi per mano. pag. 9; VIL - la Funny, descrizione di u111.1 prostituta che pare quasi rias– sumere in sè l'idea che della doUDa e della storia ( e dell'arte) ha Car– lo Levi; Vili • il vecchio avventore di osteria di ,,ug. 226: messo iu l"arta così come proprio e, senza (<aggiun– te»: e proprio per questo significn J)O\'Crtà lotto e soficremrn molto me– glio che se recasse mu1 pesante so– ni..t di simboli; IX - i falsi-libri del Colitto ... e siamo qui forse alla 1,iù urti:;ticu nt!azionc di tulto il libro (e più fe– roce. E più rivelatrice:. Levi odia chi uou è artista e vorrebbe essi:rlo: odin, Levi, chi è umile,. povero ... ). lnsomnm, nel com1•ii~:-so I.i l1·1tu– r..1 è davvero affasci11t1nt<·. Come 110 grnn fiume Jimaccioso, una forcsla gremita, una architettura barocca: una S(,ecie di mescolanza fra certe chiese romane e - potenza dei ri– chi~mi etnici - palazzo Carignauo n Torino. Non per nulla a png. 67 Levi si lancia ncJl'esnltazione romo.ntica dei ((punti vuoti » nei quadri (sa– ranno (< tma delle chiavi del mou– do » ?), volendo così dire u chio.re lettere che soltanto unu creazione non-logica, non-razionale h11 ~razia ai suoi occhi: o meglio ai suoi sen– si. Effettivamente la sua è u1.rn s crit– tura tutta di. sensi. A questo pro,,o-

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