Volontà - anno V - n.4 - 1 novembre 1950
<tpJXU"eufc. I (·ristiani cd i socialisti crnuo spo11la11cn.111{·11IC' allivi solo uei prin1i tempi: ctl è di quei tempi l'unico effetto positivo del cristia11C'simo e del sol.'iulismo, che alloro han conlribuito :1 svegliare dormenti. :1 dar c·oscicnz:1 ai:,::liinconsci. ardire n~li ignavi. Ma vin ,,iu che lo sforzo ;;.i l· vcnulo can:ilizzando lunp;o le direzioni sempliciste delln ((classe clcna " t· dclln (< clns~e nemic·a » allora son sorte le élitcs che si :-0110 uSSf'gn:ih· il molo di generale amd di comandante, dai 1•rimi ,,api fino :illf' cnoi-mi gernn·hic-• di preti. di, Lenin di (< Chr fore '! )1 fino ai presenti 1H1droni <lellu Russia. Il risultalo è d1c ci si trova, nonostante le bcll,· idee libertarie dei movimenti iniziali. oggi premuti da apparati soffocatori di libcrtù, i quali manovrano come greggi le « masse 1, cattoliche o prott·stanti o bolsc·evi– -ehe. F: t·iò che residua è che si dicono cristiani i uon cristiani, comunisti i non comunisti; che v'è la babele delle linp;ue e la confusione dellr idee: <· che la slessa classificazione semplificatricc risuh:1 indlìcnce a dure senso alle lotte sociali, a consentire l'animo dcli.i libertà dei loro com– baltcnti. du: Volorittì, IJ/8 1° lebbr:iio 1948. lE WTES J.,a piagct maggiore 11clnmtro mondo, e soprntlltto delln 11.ostrttF.uropa rimami In fede nelle élites. Noi ancora 11011 ci siamo resi conto ,lella 1wstrn J>òsizionc attuale nè ,lell'errore radicale che a q11e.~1.n po.~izion.e à ha condo11i. ParlUlmo tanto ili fa,"l"i.~11w e di m1tifa~cismo, e non ci accorgiamo che - nu..spice la Chie– sti Cattolica. ed il Partito Comunista, succube il ricco imbarbarito ed il povero affamato - ci aggiriamo in un labirinto senza ,uòta., net <Junledel /r,scismo :mprnvvive ciò che i> esse11ziale: l'animo. Che è appwito In fede nelle élilcs. F. vive ed opera, negr1tit-Y1mente, nell'uomo e nella donna co– muni. che pensano << ci. vuole un Governo forte», nell'uomo e nella donno comune e/re c/riedono ((e/re cosa fa il Governo?», e sopratutto nella cater– va di. politici di ,,ensatori di intellettuali che - avendone o meno i111era co.òfcieuza - ritengono di essere i posses!lori d'un <1ualclw quid 1mrtit·olnrc •("he In moltitudine del loro prossimo non hn, per cui è loro funzione pia– nifìcnre e dirip;ere, e funzione degli nitri ubbidire e lavornrc. L« realtcì tragica è e/te l'Europa. slci vivenclo un'altra volta una ((etll di lmio », c.ome al tempo delle invasioni barbariche. I ((barbari.» son .~orti nel nostro stesso seno invece che uenire dal di, fuori: ,e ser />C veleno.-:a ,, seu.erata d«lfo guerra che trent'anni fa. l,a messo in circolo nel. nostro cor– J>O sociale i, ueleni ,/ella violenz«. /n, tanti J>acsid'F.uropa - e <l'Italia - la barb(lrie lw i11fie1·i1.o:con i soldati. di ven1w·n con i. condottieri cli ven– tura con fo tortura lo -~lupro la C(lrestia e pestilenze le migrazioni. forzate 202
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