Volontà - anno V - n.4 - 1 novembre 1950

?-Ociale ch•lla nuova nazione, o for– uiS,(•0110 In premessa più sostumdul<' per wrn loun di classe Iutur11. 8(' @i SH~" 'licron.no dai loro souni pntriar– €"nli. Verso lu fine del secolo XIX le romunità cbrnichc crnno dunq111• f.(:Onfinle da fr<'miti di libcrtù, senti– rnno <1tmnto mai acuto il biso"'uo di ri ..olvcrc il proprio 1.roble11111 e ('O• 111(' questo problema si ,,oncss<' or• mai sotto un nspctto nazionnlc 1>0- litico. oltreché ("tnico religioso. Le dhiillusioni. le amnrczz("~ le ,,( rsceuzioni formano all'est un ser– batoio di cner~ie f)rontc ad ('SJ>lo– dt·t·('. Oellt' inizintivc orgnnizzutin a, C\'1mo già preso piede: tuli erano la icHovcwéZio1rn, (Amanti di Sio11). dc·fincntcsi poi ccsionisti pratici>,, na– ht dalln reazione ai po~roms dell'82 in lluSèin e limitata inizinlmente al– b collclla di denaro per sostenere ilei lcntativi colonizzatori immedia– li della Pnlestina; il movimento 11/lilou», dn cui nasce In prima cor– n•nl(• emigratoria di c1unttordici stu• d,·nti nel1'82; le pubblicazioni di Lc-o Pinskcr (Auw-enw11cipnzionc cbrt1iC(1), che teorizza sulla nccessi- 1:, di uu territorio su cui ricostruire la uuzionc- ebraica. unico rimedio ,tll'nntiscmitismo: le critiche di A– i-chcr Guinsberg. con la suu rivista u/1,,melits•. che plmta sui valori !l.piritunli clclla <"ivilti1ebrea: In Ior- 1tmziorn· dellt' J)rime colonie in Pa– le!-tir.m, tentativo ~emi-abortito, se cons.iderato dul punto di visto dt 111111 sua fonziounlit.ì nazionale e so– ciale ( 1u·o1c1te dal llaronc Hot– ::-child, hnrtollnnti sulla umno d'o– pt·r·a :1l'Rhn, incapaci di produzione <' di 1>osizio1w economica indipcn- dente, lentamente riassorbite dal– l"ambientc. e non illuminate da al– Ire idee che un iniziale slancio mi– slico). che solleva co1,in di discus– iilioni e di critiche. Tutto ciò in Euro11a orientale spe- 4•i,1lmentc dovt· il 1,rohlcmn è r>iÌl 111·1110 ,,cr le co11dizio11i nmbicntuli. ,, più chiurnmcnlt' individuato per la C()('Sione in :.ilio; in Europa occi– dc11tnlc. dove purC' il problema era m<·no sentito, eC'co il 4'0so Oreyfos. t'l,c straccia le illusioni. pone il pro– blcnrn nella su::, nudità. non certo (non 3ncora) P-un~uinoi-u, 111n for– se per questo piì1 prf"<•isu. profon– da. teorizzahi le. Hcrzl, un giornnlisla vit'1111ese, è il classico csem,,io cldla piccola bor– ghesia euro-occidcotole che il caso Drcyfus coslringe a gunrdorsi nello specçhio e a scoprirsi irrimediabil– mente ebrea. Un uomo d'azione. 11iù che vera• mente di pensiero, {in <1ueJ.lo che scrive si sente sempre l'improvvisa– zione giornalislicn). teorizza rapi– dnmcnte le sue iu11)rcssio11i di frou– tc al caso Oreyrus, a cui ha 11ssisti– lQ a Parigi, dichi:1ru dlt' l'unicu so– luzione ad un a111isc111iti~1110 inj:!:ua– ribile è la !ormnzionc di uno staio ebreo, Ìancin in un ,rro"iJ[lio di teo– rie. di piani. di fid<'ismi che !orma- 1n il suo libro « L-0 staio ebraico (]896)», una p:rande idl•a. capace d.i c11talizznre immediatamente gli im– pulsi di tutti gli ebrei. Ottenere il riconoSf•imento politi– co dalle nazioni non-ebree. fare del– lo questione ebrea 11011 soltanto una "ha questione interna. ma un pm1- t,) cli discussione internazionale. Dallo stnto di misticismo e di e- li3

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