Volontà - anno V - n.1 - 1 agosto 1950

Terribile era un ill(1uisilorc terribile, ma credeva essere il giu.-.tiziere di Dio. GJi gtoriog1·afi ntssi riferiscono egli dicesse: 1< lo cosi faccio onde nel giorno del giudizio io possa rispondere, secon• do la parola del Profeta: i< J;:cco, o Signore, il gregge clic tu mi ti/fidasti! >1 lo applico e /acri() applicare torture e supplizi. mt1 la mili 1110110 11011 col– pi.'lCe che i 11wlvagi. Non senza fosrim.e abbcmdo110 i loro corpi alla pr()i-<1 trememfo: "'" io sono il giudice destim,to da Dio per gi11dicf1re il mio popolo. Non v'è porzialitcì 11elle mie sentenze: simielimitc acl Abramo. cl,c levò il ferro .~ul prowio figliuolo, io no11 e.sito n 11w11d(lre i miei più pro.s:5imi iii .sarrificio ,,. Se per t:1lu11i im1uisitori è lc1;i10 peus.irc ud una costituzione p;:.i('hic·11 sndistn. l"lnquisizione fu. 11(•1 suo c·omplesso. un frnomcno cli f:urnlÌ"'IIIO rc-lif!ioso. . << I do15mi - :"Crisse Roussr:1u - rendonu 1'11umo orgoglio.~o. i11tollc– m11tc, uudele. e porta.no il ferro e il. fuoco per tutta la. terra >l. L'l1H1ui;:.iziorw è· insicnu· un Jnfl'ruo :intic:i1mlo f'd un Puri::atodo tc-1·– rc·no. Sollo il llrimo nspctto. ("!-<:a mira a s.d\'nrc il tllHf!~ior numero •li pC'I"· son<' dal c·adcrc nc·ll'('r{'sia. r nella condanna df'll't'.'.rctico non fa ,·h<' nnh_'• "ipnrf' l"f'h-rna dannazione. S0110 il secondo :H;pello. essa ('Olllflir un rilo C'Sf>intorio 111ira11t(" alla ~til\'l'zzn d<'I eonclnnnato stesso. E' t1ucs1O St"Condo 11:ap<"IIO c•llf• spicg:.1 il fc·nomcno. altrimcnli assurdo. ,lf'llc aulo-d<•nunei,~ ai tribunali c!cll'lnquisionc. Clic cm/è il fuoco. (·hC' cosa sono le tC'ua~lic. cli<" <"os"ì·la cord,: ·del t·,u-ncfì1·c- di fronh~ ap:li c•tnni e lerrihili 1orme111i dell'Inferno? Tuili e duf' p:li :1;:.prlti. poi. danno rn~ione del thmlismo psichic·o c·hc pr('sentnno alcuni celf'bri in<p1isitori. spiettiti nei f!iudizi e cap:wi di uma– nihi nellf' ,·ollctti\'f' s1·i:i:rurc. comr ,1m•I Carlo Horromco. terribile inqui– sitore ed evanp:dicamenle pi,•10,;o asSistcntc cli a1)pcstnti. San Tommaso ;:.criw·v11: " Cerlt11ue11te 11ess11110 di noi desidera che lt, morte perc11otrt ,m s(l/o eretico. Ricordiamoci però ,:lie la casa di Davitl 11011 ebbe pace. fine/ii> AbsrrfotmP 11011 t,-C1111c u ciso J1Cr lo w1erra che /t1cevo o $/Hl 1mdr<'. Co~ì fo Chie.'-t,.. '/,(/fo(ltu/o. ml .~rrifif·io di qunld,e e•·etico. i woÌwi diletti .fi::li. consola il !òòUO dolore materno C<m~idenmdo il bene dellfl soli,·e::.:<1 di ta11ti f»QJH'>li )). Jn <1t111si lulli i pai-;:.idC'llc Cl'Onaehe rclalivi :-dl'Jnquisizione. vrcliamo i buoni crislinni df'I tutto soddisfalli delle llCJlf' inflittr ad eretici. Ad rsemflio. il 4"1'Oni~tnG. Prlphisre (Chroniq11e. cd. Donais. pp. 97-9R) 4"i narro <'he a Tolosa. nel 1234. il ,giorno in cui la notizia della ('llnonizzazio– nr di San Donwnico arrivò nella cill:ì. il veSCO\'O. Raymond du Frlµ:ar. dnpo :.wrr cC'lebrato una mesi-a in onore di auel sunto. si rf"C'Ò.a<·rompa• ;:rnato tbl priore. n confcssnrc unn vecchia in. VO('f' di f'rr-sia <" b eon"P~n;.. :al virnrio ckl Conte chC' la fece bruciare viva nel suo Ictio. 24

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