Volontà - anno V - n.1 - 1 agosto 1950
fabbrica, cd i 1n1droni 1.1011 v·aggiun– gono che elementi deteriori. E <1ua11doalfìne potrcmo,da,•,•cro noi. in lihcrlù. dar<' tulli il contributo \"ivo. delle nostre iniziative ,11 lavo– ro ;omun<'. in luogo d"ubbidir<' ai 1,i:11.1i formulati d:1 pochi, l·0mc og– gi siamo forzati ad nc<·etlan·. nllo– rn. anche i più gr:ivi 1froblerni della uoslrn socict:ì. si risolveranno alfi– JU'. i· il macchinismo si concilicr:ì <'On la 111orali1:l. e 111110 si t·onfor– mf"rit alla sti:lura l'<'alc delruomo - C'IH' & un µ:iµ:anlf'. 11011 il pif!meo che oi:µ-i appar(' per la 1·ostr-izionc: ncll:.1 sd1iavitì1. Quindi: s'io ,·oglio hnth.'nni per aprii-e <1ucsln sociel:ì, per uscire dalla bnr– huri<·. Jlf'r <'Ontribuirc <1unnto posso ari nvvinrc un av,•cnir-c mi:diorc - <:h<" è il moto,·<" d<"lla nostra nzionc sociale. so di dover bnllcrmi contro ogni alTc-rmazionc di Potere. sia di Potere costituito. sia di Polerc co– sliluendo. So di dover bnttermi con• tro ogni apparato cosliluito, e con– tro ogni apparato costituendo. So di do\'CI' battermi contro ogni moto (rordine. contro oµ:ni aspirnzione di sistema, contro ogui 1cndenzn di di– seiJ)linn. So di do,,cr hnt1cn11i con– lro d1iunque. in soslanza. cerco di pt·rsundenni o forzarmi a pensare cd aµ:irc al suo scp;uito, anche se m'addita mete di liberiì1. E so di do\'er aiutare, giorno 1,er p;iorno, in lutti i ,·011t11lli ch'io ho con il mio f)rossimo. SUl,!~ercndop;li In volontà dcli<" ;:uc ,,articolari li– hertà, chimu1ue iziura su uo maestro. c·l1iur1<111e segue un capo. chiunque ~i dispone l'animo a µ:iurarc Hl un maestro o<l a SCf!llire un cnpo. Con ciò lo Stato nou è pif1 un ne• mico iode1crmiuato, lroppo vago per polc1· afferr.1rlo. 1 cll.i vi1:1 <JUO· 1idia11a es.a:o:.1c<1uistn il nome di per– sc,nc fisiche, di istituti definiti. di moli spcc·ifici. Ogni :ittimo la bus– soln anarchie:• - che cerca chi è su s1r:idc di Potc,:c e dii chinm.i su slr;1de d'ubbiclicnza - darù un·in– dic·azionc ncttu i11 lulli i (•:unpi del– la nostrn nltivitù. Co1u-l11sio11e. e ria;:,suuto. Lo Slato f'Sprimc. in ilQ;;:lanza. la t'HOrme in<-rzia sociale di dii di,·c: "bisognt1 che tutto se~u11i c·om·è. i' :.::uai a l·hi vuol no,•itù "· Lo S1:110si ritrova anche. quindi. nella pnralleln i,wrzia sociale di dii dice: « ci occorre del nuovo, ma so · io c·he specie. cli nuovo O<.'<'Orrc. C' guai a chi non mi seguirà )). Corne meccanismi cli azione, CJUC• sic due forme di ine,·zin soci.dc si IIHIO\'OllO in due piani. o·un lato stanno i molti visi delln prepoten– za: i pochi che comandnno. che si arrogano di decidere ch'io debbo sc-r\'irc o ubbidire loro per il mio be- 11c(e pos....c.cdcre o voler 1>ossedcrc. e dcltnrc veri1:ì definitive od nspirar– vi. e pretendere d'inteq)t'l•tarf' Oio. OpfHll"CCOSll'Uire e prOpll!?Rllc1arc tra i scm1ilici una nostra idcolo~ia delln liberazione. cc-(' .• son 1ut1e forme di <-omnndo). · D'altro lnto Slttmio i molti visi dell'uhhiclicnzn: coloro che so1►por1ano. che accettnno. che si rassep:nano. che ma~ari s'entusia– smano ma solo per srµ:uirc (ccl il pensare sistematico. e il culto dei munc-ri. e ur<'!?are con i nrcti. f' ri– <"On~C'r(' di lavorarf' per 1111 !'lala– rio. ed uc-cidel'e su comando. onnu– r<" ammettcrf' chc qualc·uno abhin 11
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