Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950
b rcci1>roca influenza 1rn i liberi e diversi 1>cnsieri-dcl-mondo. si nllua- 110 in ,·erilà sohau10 c111role persone di <·iascuno di uoi, do,•e eos1i1ui- 1'eono i preliminari le comfo:ioni di dcl<:rminazionc del giudizio llCrso– nnlc mio tuo suo. Non <1uindi, iu Godwin, 1'11{– fcnnnziouc di un Unico - che inrcbbe gi:ì 1co1·ia e quindi ar– bitrio intcllc11ualc d'uno che prc– H•mlc di interpretare per tutti anthe quando afferma la dissocia– zione totale ed •1ssurda dclrum:wi- 1;, in indi"idui assolutamente csi– :-h•nti di per sè. Anzi, in Codwin il rico11osci1ncuto esplicito. ripetuto in mille forme, del fallo umnno dei Tuili uutonomi, che son coesistenti ccl impensabili come isolati mu 1111- luviu open1110 ciMcu.110 sohunlo nt– trnvcrso ~e 1otcssoe secondo se stesso. Vucua è quindi per Godwin ogni cli~ti11zio11ctra « azione iudividun– J,, » cd 11.azione socirtle » - come vnna si ritrova ad ogni 1msso in lui o,::ni distinzione tra morale e politi– ,·11 L'c, a::io11e personale» include rindividuale cd il sociale. che 1.1011 .-011 poi nella rcalti1 due enti II sè opcrnnti nrn un fotto solo oppure mille, e chinro-moltci,licc li gover– un il giudizio pcrsouulc. 'l'u1to ciò che 11011 sorge dall'impulso ~po11ta- 11co di persone singole, sole o as._q}– cintc, è falso - e <1uindi 11ntiliber– l11rio. Tutto ciò rhc 11011 comlucc :1d un ap1►orto posith·o per persone siugolt• - n11porto di h<-nrsscrr o di libf!rtà o di bcnesse e libertà con– giunti t' 6"mprc riferiti n 1wr~o11e fi~icarncnte de1crmina1e - è per ciò Alf'~so vnni1.ì, o illusione cli so~getli o fn11111siadi 1>adl'oni. Associazioni L'op<"rnzionc delJa vita sociale Godwi11 ,,ede iu (unzione di lali cri- 1cri, sia essa (disliuziouc in grnu parte illusoria: ma come farne a meno?) azione di persone, di as– sociuzioui, di comu11it:'1. J problemi sociali esistono sohnn– lo nei singoli uomini e dounc vivi che ne sono simuhaucnmente il sog– Jo!.Cllo e l'oµ:gctto, che li pongono già nel fono di esistere ciascuno in sè ed insieme ai suoi ,•icini, e mentre li 1>ongouo debbono 1mre risol"crli essi stessi, e ucss:un nitro può risol– \'Crli per loro. Ogni forma di rtssoeiazionc è buona qurtndo iu cssn un ~ruppo di persone· deLcrminn1e. lil.>e1·" nella rt·ciproca si11ccri1:·1 dei loro n1ppor– ti, fnuuo coufluil'c i propositi d'a– zione comune a cui ciai.cuno è !òlato condotto dal suo ,-:.iudizio personale, per le ~ue 1>:trticolari ragioni. 100 gi;·, ,,·è alla bnsc un « fondamento 1corico » comune J>er 1ut1i. son fat– te si disJaoo si rifanno seguendo im- 1mlsi d'ngirc, d'n~ire in~ieme. Lrt nzione stessa 1·he c1uel le ,,er·ilonc co– sì si prnpongouo cren e mantiene limiti certi nlln lol'O 11il:-ociazionc. E' limitato il numero degli associa– li. pur pronti ad :immcttnnc altri <1uundo rtltri concordi.no. Limilato il ,·ampo d,:I lavoro 111comune 1>ro– posi10, fìochè ;iltri non se ne pon– g:1110 che in prn1ica conducono ad a~sociazioni altre. J..imilrtlo il 1cm• po in cui l'rtSEocinzion<"sussiste, lin– chi· non In surroghi unn diversa. E solo associazioni tali, in ruoltilu<line cli diverse o parallele o contrnstan– li, son prive di inglrnni e di pericoli 711
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