Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950
mun urnuo (dal VI al XIJI secolo) che la ,,ita sociale si articola e ar– moujzza in uua vibrante Ccdcrazio– JIC cli piccole counmità di villaggio e di ghilclc: si instauru una fornm ~1111crio1·e sia alle une c:he alle 111- lre, <1uel Comune (in vero una Co- 1nuuitì1 piì1 piena e cosciente) che 111~ è la rcsultaute Iedcrntn, distinto per In carnttcris1ica della aulo-,;iu– ri,-diziouc e 1lella auto-ammiuistrn– zione rispetto agli ahri Comuni, non n uno Stato allorn inesistente. E :ii noti: il fatto che codeste Co– munità twcvano diritto di pace e guerra, d'alleanza e di federazione può indurre nd ag,:.,'lingliarlc, sin pure in piccolo, ai deprecati e eom– buttutissimi S1ati; mentre dol'evn- 110 <'sscrc ben diverse, se « 111 vila interna della citlà non ne dscntivn (cli u11Reventuale conquista politi– l'!t dn pnrte cli una arislocrnziu di uobiJi o di mercanti) nè s11ariv;:1 il <·•1rattcre democratico clf"lla ,•ita cli lutti i giorni n. Come mai ? l)Cn:hè 111:nH:uva quella centralizzazione di funzioni eh<' conlraddistiogue il ten.11,O t1·0,::• ~i. dividendosi - allortt - o"ni citlìi-stnlo in quartieri indipcmkn– ti. autonomi (esem1,i a Venezia. a Colonia, a Londra. a .Novc:orod. n Pskov). E la forma r,oliticH dello Stato (In Assemblea pOf>Olare di Psko,·. le Arti a Firenze. cccctern) non llOICvn inAuire su una suddivi– sione di territorio e di funzioni cou– teu1porancnmen1e. su una @<'riedi <'om1111it:"1 - rq,punto - aulosuffi– eienti (oriJ(inf' immedint:1 delln tit- 1:1) ,. di J(hilde capn<'i di au1oamrni– nistrnzio11f' (a loro ,·ohe oriJi:inate dalle nuove condizioni in ,·ui sta <'splienndosi il lavoro). 146 Jn conclusione In cittì1 medioeva– le ri11ete, ma su sculn pjù vasta, il tc·utativo delle Comunilti paesane cli « organizzare una stretta 111.iiouecli aiuto e di appoggio mutuo ,,cr il consllmo lu produzionl' e la vita sociale nel suo com1)lcsso >,; ubbon– d:1110 gli escm1)i, 1.1el testo di K., dell'interesse che si ebbe nelle ei11:', medioevali del Centro Europa (in tutta Euro1>a) uon solamente per In r►roduziooc ma nuche per il consu– mo. « garanzin » egli dice « d<'lla JJroduzioue • (che è un concetto molto moderno, e molto utile ucl di,•enirc nlluale dell<" Comunità): mentre le 1n1re libertà poiitiche non intet·cssi1vnno, o riuS<'ivn110in– com1H·ensibili. Cli è che quest'ultime ncc1uistano un certo significalo solo nllol'chè lo Stnto (nella sua veste di rn1)1)rcsen– tante clcgl'iutercssi della classe in quel momento domionnle) le offre in sostituzione di tutte le altre li– lx•r1:·1 ben l)i\1 concrete; e allora era im 1 t'C'C possibile rncco~licre In vita sociale delle citt:'1 in or~anismi f<'– clerati sia 1>cr il lavoro sin per I:, nmminislr:izionc: in gruppi ogmrno <lt·i <11rnli ern. nel proprio interno. 111.losufficicnle e libero.. Prcfij:!ura• zionc. fors<'. d<'IIP Collf'ttivil:'1 aJ?:l'Ì· cole e industriali, dei Gruppi di l:1,·oro. delle Comuniti'1. dei Con!!-i– ~li. di tutti <1ue1di organismi. in– somma. nei qunli ritcuinmo siano 1ucchiuj:e le uniche 1,o~ihili1à ri,o– luzionarie odierne. e che Kro1lotkin a,,.-ehbc anthre1lulo? Nel capitolo H'Jrncntc (VT) K. do– cumenta In libera e attivissima \'Ìta della citt:ì mcdioevnle. Tntercss.nntc cht" per quanto si tratti di trn f)ro-
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