Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

aC<Jt1istata;p0icl,è essa non è un tributo - il che sarebbe incompa– tibile con la libertà individuale; non è 1111, canone, non essendovi più manomo,·ta: non è un affitto, nè un onorario pagato id ca.po , nè ir,– Jiuc, un'assicurnzi.one; essa è « la quota JH.u·t.eda pagare tla cfoscun cittadino per le spese dei servizi, pubblici» il cui e/jeuivo va diviso tra l'amministra.zione comum,le. quella dipartimentale e lJUe/fo del– lo stato federale, con la specifica– ziorre delle destiriazioni, il che è giò in uso nella svizzera. In r.erzo luogo - ed ultimo .~e– ,·011do la nostra suddivisione - vie– ne il problema del credito e della. circola.:::.ione. Sarebbe assurdo 11ori parlarne, dal momento che esso costituisce l'unico mezzo di. un pos– sibile rapporto sociale. No11,a torlo Proudhon gli attribuisce un'impor– ta11za fo11dame11tale: 1>0icl1è è il 0011trauo materiali-==ato ed espli– cantesi ogni giorno nelle infinite transozior1ì. di compera, di ve11diw o di. scombi.o. Nell'e.,amirwrlo egli J><trte da. una premessa,; che cioè il danaro ogl{i., si possi.ede sotto tre forme: J) Come mezzo di scambio e di acquisto, vale a dire: come modulo elci 1H1lori; 2) Come strumento di rispar– mio capitali=zozione tesaurizzazione (:1i costituMce così la ri:Jerva dei. va– lori); 3) Come strumento indispeuso– bile di produzione, l'uso o il presti– to del quale viene subordimflo cd pagllme11t.o cli. un vero diritt.o di ·,JC· clag,:io. t Oro, se il prowesso socillle con- sl!,te 11el.sostituire l.'economia ciel credito e dellti circolazione all' ec-0- uomia monetaria, non bosta soltl/11- to perfezi.orwre lo stwmento di sc<1mbio; occorre cmcora renderne l'uso gntt11iro o l/lWsi, fJCr assicuror• ne il vcmtaggio u q11clli che ne so110 privati. Perfezio11ore lo stn1me11to di s,:ambio, dwu111e. 1\fo secondo quali principi.? « la t.eoria del mutuali– smo o del mutuum, oole a dire dello scombio in rwtura, di cui. lt, forma pilÌ semplice è il prezzo di consu– mo è, dol punto di. vista dell' eS5ere collett.it- ·o, la sintesi delle due iclee di proprietà e di comunità, sintesi tanto anticll quanti. J{li. elementi. che lo. cost.ituisco110, 1>0icl,è essa altro COSCI non è c/,e il rii.omo della so– cietà alla sua praticti primitiva at– traverso un dedalo d,inve11zioni e sistemi, il risultato di ,ma- medita– zione di seimila w1r1i su queslc, equazione fondamen1t,lc: A = A ,1 (« Coutradictiom economiqucs », P. II'). In fondo l'cco11omin politica ha già scontato questl1 ,.ealtcì imrodu– cendo fo formula sos1<111zic1le: - i. p,.odotti. si. scambicmo con prodotti. Afo utle legge è miscouosciuta e vi.o– lnta. Solo la crenzioue cli ww Ban– ca di Scambio può pror.,-veckre alle, riforma. Che co~ poi sia <Juesta banca, Prouclliou cc lo llice in termini. di teoria, con "" orticolo apparso nel t( Peuple >1. il 10 magl{io 1848 e, i11 te,·mini pratici e contingenti, cogli stolllti della « Unncn del popolo » compilat.i nello studio ciel notaio Oessaignes di Parigi il 31 gennaio 1849. Due sono le i.dcc essenziali espressive: <( ] 0 In soµprcesioue del i37

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