Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

private, cui servono i11vcce come regolatori e come perni. 4) (< Servizio dei maµ;azzini di deposito, mercati e mercuriali, con lo scopo di assicurare la mi~liore distribuzione dei prodotti ucl du– plice interesse dei consumatori e <lei produttori, finendola con la :;pe– culnzione degli ac·ca1)arra101"i e elci monopolisti. 5) « Serviid di stu1isticn e di pubblicità 11cr lu determinazione dei prezzi e dei vnlori, e stabili– menti sociali !)Cr regolare il com– mercio in piccolo. 6) « Conipagnie di lal'oratori per la esecuzione dei lavori cl i mo– vimenti di terra, di rimhosd1ime11- to, di ,•inbili1.'1, di irrigazione, di dissodamento. 7) « Compaiznie operaie 1>er In costruzione di ponti, nc,1uedotti, porti, gallerie. · 8) << Compap;nic- opcrnic per lo sfruttamento delle miniere dei bo– schi e delle acque. 9) <( Com1H1~nie operaie per il servizio elci f)Orli. delle stazioni, mcrcat i ecc ... 10) « Istruzione 1mhblica. scicn• tifica e profcssioualc >>. Orn notat.e: per nlcuni di questi servizi. pubblici. (come, cul es. ,,ucl• li el.encati ai 1x,,-c1grnfi 1. 2, 7.11). non occorre che nel sc,ro ,li. quel. « grnppo me,liocrc » o Staio fede• rale si fc1cci«.cavo li un'unicc, m11- mi11istn1zio11e che ri"ss1um1 tutte queUe 1x1rticolori e locCtli. O,grrico– mune o ,lipartimento può provve– dervi. Alt.ri invece ( come, c,d esem– pio, quelli indicllti Cli 1,arngrgllfi 2, 4, 6,) per fo loro si.esso 11C1t-11rC1. superC1t10, pur compremlcmloli. gli interessi e le possibilitci particofori 736 e locali: ed essi., sempre però orgc,- 11izzati dal b<1ssoverso l'alto, fecle– rali.sticw,wnte, cli più larga e:ste11- sione sono meglio è. D'ultra 1xirte, (llcuni. dei scr!Jizi pubblici. suele11c<1ti(ad es. 4) pos– sono stip<mcli.are il personale con le entrate dei pc,g(l111e111i d reui., ci.oè fc,tti li servizio reso; c,ltri invece (ad es. 2, 5, ] I - in pllrte) cwrmwo ,ma cc1ssaiucrementclln ,lolle <1uote fomite dagli interessc,t.i; 11l1ritmco– rc, (ad es. 1, 6, 7, 10) compense– ranno il lovoro elci. personale con le, C(ISSa clell'a111ministrazio11e comu• 1wle, provinciale o fc,lernle, incre– menllrta dalle imposrn ,liret.te . A questo proposito, è bene osser– 'L·nre che il problenw delle imposte è colleglllo a quello dei servizi pub– blici. Proudhon se ne è occupato con le memorie intitolate « Theori(' dc l'Im1)0t » colla. quale nel 1860 vi11se un concorso bt111ditodl1l consi– glio di St(lto del Cantone di Vaud sulla quest.i.o,w delle riforme fiscali. LCt parle gener(lle è molt.o importt111• te. lmeressw1te la critica alla <e pro• porzionalità e progrcssivilà » del– l'im.post.a, che è at.tualissima. Egli riesce e, dimostn,re che, data la di.• suguaglian:a delle fortune, la co11- corre11:c,, il 111011opoliodc, parte de– gli impre11ditori, dei. mercat.i, c~,i pc,ga l'imposta è solo il co11s1w1e110- re e tre, i co11su11wtori,, <111elli. più poveri, cioè lJllelli che 1101tpossouo ,·i[orsi in alcun modo e cln ness1111a /K1t'le dello perdita. Oggi l'impOSlll non può essere che in,;iust(I e lesiva. 1lfo in una societii 111111.,w/ista, l'im• posto si. cl1ùuirà come costi sosta11- zial111e11tede1lo stesso genere del prezzo che si ri/o"'le per mw merce

RkJQdWJsaXNoZXIy