Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

hasta chiamare i sudditi ton diver– :,i nomi, « ;unministrali ,, o simili. Non importa che la Costituzione sia liberale, la più Jibernle possibile. Non giova prevedere la più accorta divisione del Potere tra poteri di– versi che tra sè si coutrolliuo e si limitino. Nulla muta di essenziale che il Potere passi dalle maui di una élite più chiusa ad altra più apc,·ta. da lUHI élite minimn ad altra più uumerosa. Non risolve nulla, insomma, l'articolazioue comunque ini?egnosa del proge11a1O « sistema socinle )► in diversità di islitnti che npp.aiano. su/In cnr1a dei loro s1a- 1nti di fondazione, ben difesi con– lro il per·icolo dell'insorgere d'au– lorit:ì. Il tempo uccide l':mima delle Co– stiluzioui. Lungo la sua via rimane di esse soltaoto l'ossatura mecc,wi– cn. sempre piì1 rigida sempre più anchilosata, anche laddove pareva il suo funzionamento dovesse nssi– curare libcr1à. Un istituto che nasce vivo d'umanità rispelto agli uomini che ne defiojseono la strnttura, è inerte già rispello agli uomini di unu generazione succcssi,,a, i quali lrnm10 idee loro altre, diverse, in• watiluibili perchè mite dal 101·0 giu– dizio personale. E, per cootl'O, ogni slatuto coslitutivo è aperto ai 1H·e– dutori ,1nche quando sembri in par– tenza ben assicuralo contro i loro inlcrventi dai suoi pro1>ri meccani– smi interiori. Verità oggi ovvia per le ripetute C.!'perienzc, ma di cui Codwiu ha anticipala la chiara vi– si(111c. La libcrt.ì 1rn~ce e rcstn moltepli– ce cd ìntera negli uomini. deve co– Slniiri-i operare modificarsi con le persone umane vi\•e e le loro varie asftQciazioni spoutauec, non si può truderirc in nessun congegno ad es– se esteriore, in nessuna regola uui– forn1(' di cui tnlli debbano ammet– lerc Ja validità. Le Costituzioni, nuscCudo e ponendosi al disopra del presente vivo, avrebbero bisogno che lHI coq,o di angeli csislcutc iu <1nel limbico al-diso1>rn ne curnssc poi la appli(·aziont:: ma non v'è angeli ,,er couscrva1·c ad esse l"auima. Sia– mo lutti uomini, uomini e doun~ deter·iorati dall'accumulo dei resi– dui in fondo zoologici di secoli di comando e ubbidienza. Uomini 1ali Ycugono 1>osti, per il fallo delle Co– stituzioni, in ncccssit,ì (ed in pos– sibilitù) di m,are uu Potere. S'ap- 1>:1.t·tauodai loro simili. Si lasciano alfìnc sedurre dall'orpello delle fantasie in1elle11uali << per il bene di tulli ». Accade accadl'à sem1)rC. Incisivo è Codwiu nel negare ogni reahà umana ;tlla (< società in sè )), che chi la postula de– ve arnrnrla contro le persone, di– moslrazione ovvia della sua menzo– gna. S'illude se è onesto. Illude gli ahri, <1mmdo s'allaeea deliberata– mente ai mezzi che Ja Costituzione gli offre pe1· soddisfare la 1,ro1>ria passione di dominio, per 1< imporre il bene>► nuche a chi non lo ap– prezzn. E tutti e sempre tal gente s(ocin - l'esperienza è ormai iufi– llitn: quanti sono anche ex ,mar– chici disseminati nella storia dei governi di qucslo solo secolo ? - nella solita certezza di a,•cr essi (( sfogliata l'ultima pagina del libro delle verità }), d'aver essi trovata la via su cui << si coucludcnì la 1>reisto– ria delFnmauità e se ne inizierà la storin ,, - anche quando in sede filosofica esprimono l'eternità del

RkJQdWJsaXNoZXIy