Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950

lòllO- tl'im1•icgati e hrac,·ianti non ,.:peciulizzuti - in cui 11, classe ope– rnia sia s:Orj!endo adesso. J f)rimi che non han saputo che Iure del loro certificato si sono tro– H1ti spostali. si su. Ma l'affiuenz11 ,dle scuole medie continua. C'è - è vero - un forlc abban– tlono, dopo il primo o secondo an– no, che si cerca di combattere in diversi modi. JI dott. Gromponc osserva che c'è tendenza a confon– dere l'abb1111dono per mancam:n di mezzi economici con quello provo- 1·a10. da .H'arsa capacità intt'llcttua• lf'. e che il desiderio d'evitare il i-C<'011tlo porla a ribassare l'inseµ_nn– mcnto al livf'llo df'i nt('nO capaci. 11 i·hc è verisi'imo. E' "''id"nte chf' l'nffiucm:u n(•SCf'nte di studenti fa :a:c·f•ndcreil livello clcJ:!;li studi. Ma i• nnchc evidente clic il rimedio Sia in ;;rnn parte nell'esame delle divers" vocazioni e in una clastica rnmifica– zione di materie nell'ambito del li– ceo. in modo da mettere n profitto le di,,ersissirm· capaciti, - intellet– tuali o manuali, spcculati,•c. C"rcati– vc o tecniche - dc~li alunni. li che <:rea un problema di finanzi;uncnlo, difficile da risolvere in rc~imc d'in– scitnamento µrntuilo, quando ci SO· no lnnlc spese flCr l'esercito. per la hurocrnzia, etc .. etc. E ~iamo sem– pre lì. Ma conlinui11mo c·on i;:li 11~pctti posi1i, 1 i dcll'cspcric11zu. 1 raµ:azzi che. dopo i primi anni di scuolu se– c·c,ndaria, devono inlerromperc i;:li --studi per andare a la,•ornrc. non sono degli spostali (se hanno <111elle prepotenti nttitudini <'he. insoddi• ~fatte, creano !!li spos1a1i. tronmo in J?en<TCqui il modo di conlinun– re). Chi Il<' 11(' i11t('nde clic·,~ch'('s;;i 612 ~0110 in qualunque mestiere i mi– j:!;liori e più rupidi apprcndisli. Ma t·'i.- di J)iù: il fotto che aumenti il numero delle studentesse fa sì che .a1mc-11tianche il numero delle ma• <Ìri con una cultura poco o moho i<uperiore all'elementare. Questo ci dit·e che unn flnrte dei risultali che si possono otlencre non i:ar:'1 visibile tanto presto, mo non i>ar.ì l'"r <1utsto meno positiva. Un"ahra <'onscguenza del carat1<'- 1·e gratuito (e quindi ancora classi– sta, sì per ora, ma meno che altro– ve) dcll'inscj!:nnmento secondario c– t-upcriorc, è lu funzione 1>olitica <·ht:' l,!listudenti esercitano nel 1>acse. L11- ~<'ianclo do parie i movimenti spcs.~o avvcnlati e a volle assurdi d<'i raµ:az– zi dei primi nuni di Lif'co (nome c·lw "-i dia qui nl l'iclo medio inferiorf') l'allcgginmento degli studenti ha avuto écmprc un carattere riflessi• "ameni(- avanznto cd è stato a volte rl'un peso drcisivo: opposizione al 1tnvizio militare obhligotorio, oppo– i,-izione alla dittnturn di Terra, op– posizione nl fascismo, difesa del lai– tismo. dell"autonomia dell"inse~rn1• mt'nto di fronte al Potere Esccuti– ,·o. della J?estionc della nrnssinrn policlinicn di Montevideo da par11~ ddla Fucohù di Medicina (e non d"llo S1a10). appO~,:!iO :ti mo,•imcn– li operai di caratkrc indipendente ... C'è 1-tala durnnlc un certo tempo una diffusa. mn non predominante. infatuazioni" marxista: c'è ndcsso. as.11ai pili minacciosa e meglio or1,::a– nizzn1a. s1wcic Ira i più f!iovnni <" nell'elemento femminile, l'avanza– ta ca1tolica. ~fa le caratteristiche J?Cncndi contimuwo ad essere lc– stess('. almeno per orn. Gli. aspf'lli 1lt'gativi nalurnhnenl('

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