Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950
tu e più ,,uria di quellii che nou ac– compagnassero la Rivoluzione poli– tica del Terzo Stato. Uu mondo che 11asce deve S<JUarciare ogni vena indurita del mondo che muore, on– de assicurare l:1 1no1>rin vitulitil. E siccome per nasc:-ere hu !(la essere r1u:ionule benefico 1>rospero, è d'uo– po che In ragione - attributo csclu– i:,ivament<' individuale - non trovi os1acoli nè freni al mo compito di 1?:Uidarl" i pionieri che precedono e ,., mohiludiui <·he seguono nell'at– ta«o vittorioso e neJla creazionr geniale, uutonoma, 1?,iusta e so1>rn– tu1to libera. Di bnvnl?:li di gioghi di anatemi e di prigioni è fin tro1>PO prodigo il nemico pcrchè dobbiamo noi, per l'illusione di una unità (onnnlc che scoraggerebbe in ogni caso In fer1i– lit:ì delle menti, sccondnrnc od auspicarne l'opera cli cvirnzionc ne– fanda. Largo dun,1ue a tutte le icle,·. Sproni11mo gli uomini e le donne ai quali 1>ossono utilmenle arriva– lf• le no!òltre parole in 1·cgimc capi– talistiro. n fare uso clelln propria l<'!òlt11. n pensare in liberti,. ad nscol– lart' il monito intimo dclln proprin 1•054.:ienzn.senza paurn di cadere nell'er<>sin o di scandalizzare la pi– grizia intollernntc od otlusn dei fa– natici e degli ortodossi. E se dnlln 1?:innasticn della loro intclli,:::cnza u8<'irnnno idee non perrettamentc combacianti con i sacri canoni del– la noslra personale donrina, non 11llarmiamocene oltre misura. La Jiberhì comprende anche. sin prr 11oi c-he per gli altri, In libcrtù di ~hn,;li11re senza incorrere nelle pene dr-ll'inlcrno. nelle sanzioni del co– di<'<> o nelle scom,uniche delrin1ol– l<'rnnzu. No. li pericolo non è nelln molte– plicità delle idee. delle tendenze o delle soluzioni ipotetiche deJ?:li infiniti ,,roblemi che si presentano nll'umanitll. li 1>crkolo è piuttosto nella loro insufficienzn numerica. 11ell11loro timiditù rivoluzionnrin. E .per scongiurnrc <1uesito pericolo non v'è altro mezzo che di inco– ragginre il mttJ!J[ior numero possi– bile di cervelli a 1>en~11rc, e ciascun cervello n <1nn:. senza inibìzioni in– teriori od esterne. tutta In potenza di pensiero di cui è capace. Al contatto e alla J)rovn della esperienza. quando e dow· cinscu- 110 possa in tutta libcrh\ <'sperimen– tare le sue idee, trionf<>rtmno <1uel– lc che risultf'rnnno 111·oilutti"e drl massimo vanlagJ[io p<'I 11111,:::,:::ior nu– mero di c-i1tadini. Di "fronte unfro » sarà quindi il cnso di parlare, ~ mai, sul ter– reno dell'azi011e: ma siccome 1l'n– zionc di eia~uno è de1erminuta nei ~uoi tratti essenziali dai principi c-he professa. anche in questo cam- 1>0 le possihili1t1 di fronte unico so– no circoscritte. Tra il rivoluzionario che mira al sovvertimento delle istituzioni hor– ,:!:he.siper mezzo dell'azione diretta. e il riiormista che mirn nl loro emendamento per mez~.o dell'azio– ne legale. i contatti sono occessa– riamt"nle rnri ed effimeri. Po!;...'-Ono lrovnrsi in un dato momento UJ,!:Unl– mcntc nvversi ad un pnrlicolare soppruso delle istituzioni dominan– li; ma il diverso metodo che all'uno e all'nltl'o si impone li divide in pratic.:t così decisnmenle come il princi1)io teorie-o :i <'lii rispf'tti\'a– menle si is1>irano. 595
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