Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

LONTA 3 ), la rivist(i a cui. pure il puerile-feroce critico d'oggi ha col– foboratc per anni, senz<i disltgio nè diS5enso. L'att.t1cco a questo ,rostro gruppo che Jen11ame11t.e lw resi– stito ed int,wde resi.sfere al mito ddla <(classe» con cui vecchi/,wo– vi. costruttori di Ideologie vogliono fondllre il loro personale dominio. E. con l't1Uacco ti noi, il primo CIC· cenno esplicito cul mm r, i11iziativn di. distocco )> dol M-ovimento com'è. verso il Afovimellto come deve .es– sere. Non noi ci lasceremo tentare (Ilio polemic,,,. E' 1w vecchio tioco di <,nel genere di. polit.i.ci professionn– li.. e con 11oi non att(ICCll. Abbiamo (lltro da. fare cl,e bauerci contro i. loro mulini (t vento a tutto van.laf!– µio delln pubblicit,ì cl,e ricevono. Com'è nel 11ostroabito rnentole. la– sciamo cl,e la. 1.oro esperien:.ti si cumpia - co11tmppo11e1ulo idee ,il.le pseudo - idee. volont.à di Ubertà alle vol.011.t.à. di. irregf!imenwzione: certi. che chi. è mwrcl,.ico (il che è ben diverso dall'essere com1111i$tao cat.tolico: non. significa. aderire ad ""fl· /azi.one o ad un Part.ito, ma sentirsi. orientali nelln vitn in un certo modo pa,·ticolare) saprei da sè ct1pire dov'è l'affìnitcì e dove la <li• versità Di. fatto, le tesi essenziali. del letti• ,1ismo sono riesposte du CJttestonuo– vo gmp1>0 di ,<classisti» (o me{!.lio, da quell'uno che 11e11sa. e scrive per lllfli) in modi così trasnare~1ti. che ,(olo un cieco può non vederle. E an.• <'ormetlin ba.(tPrebbe il to110del lo- 3) 11 RP-sistc11::i11Iismo,piano di sco11/it• t<1 », Roma, supplcm. al n. 2.JI di « Im. 1wlso». 566 ro linguaggio, da solo, a ide11ti/ìcC1re l'llmbie11te mentale e morale a cui essi. sono aggiogali, anche se non. lo ·sa,1110. Le spezie verbt1li di anarchi– smo con cui- i.l loro di.scorso è con– dito possono ingannare ben />Oclii. E l'erudizione <In manuale di (ilo. sofìt1 che lo decora può dargl.i · lu.– stro solo per chi ami tale con– torno: non quindi per i semplici nè per i colti. A che dunque agitarci. che è proprio quant.o sperano? Clii lilfìne avrà. ritenuto di. seguir1.i, d(ll'Ù sC.{!.110 evidente di. star meglio con lol'o: e perchè tentare di fermarli con 11oi? Può quolcw,o dubitare un. istante che il. << classismo )), in <1uesto en– nesim.o tmvestime11to. costituirebbe per r,Oi anarchici un - C<ltn/JQ di più probnbile vittoria. ? Che vittoriu? Ha. vi11to in Ru.s– -~i,1, pr1rt.endo da tesi di altri co– ma11dcmtì nwggiori che a,1ch' essi $ 0 atlC.fff!iltvlllWad <marchi.ci (rile.e• f!<'le. clii dubito, STATO B RIVO– LUZIONE di Lenin !) : ma. di chi. è stc1t.a la -vittoria. poicl,è i lavo– ratori rllfSÌ sempre sudano per un salario, in un lavoro cui. altri co– manda, per una. produ:.ione ,di. cui alt.ri dispone, tene11do11eper sé e per i. suoi fo. parte che gli pi.ace? Quel classismo è di marèa PC: sot.to la .~llet insegnn si son fncilati gli anar– chici., in Russia in Spagna dapper• tutto, prima di aggiogare il popolo. Par quella una. vitt.oria a. cui. noi. possiamo coll(lborare f Eppure, questo pseudo • nuovo t< classismo>> è della stessa sorgen– te, hmde ad una l1ttalo{!t1_foce: e lu dice per chi sa leggere. Non ;mporta diti chi lo propugna. ab– bin /llcile ln divagazione critica

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