Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950
tnmente da una sola sorgente - lo Stato - allora gli uomini che di fallo avranno jl coutrollo di questa onni11oteute autorità finiranno ine• vitabihncntc col . pensarsi onwj. scienti e infallibili. Ogni critica dello Stato diventerà mm bcstem• mia. Cli individui in curicn nel Go. vcrno uon 1,otranno s.fuggire agli cf. folli corruttori del potere, che sa• ra0110 costretti :,d aumentare con il trn!'ierimcnto dellq proprietà allo Stato. Dicono i federalisti: in ogni cn• so, togliete i mezzi di 1>roduzionc dalle mani dèi ca1>italisti. Ma aJ,!:– gi1mgono: in ogni caso, non con.se• guateli allo Stato. Jnvcce, che le industrie cd i pubblici servizi siano organizznti sul più basso livello possibile, e condoui dalla loro di– rezione e dni loro hworntori su ba• si coopcrnti,·e, e risolvauo essi ste~– si il problema. di orgnnizznriri su livelli vin ,•in pili alti. Semm dubbio molti critici dirnn– no che uu controllo ccntrnlizznto è pili efficicntf'. A questa obiezione vi sono tre risp0F-le. Prima: è pos– sibile che si finisca col pagal'e un prt!ZZO tro1>1>0 nito per l'efficienza. J fedcrali:;ti credono uclla di,,crsitù. n(c"lla varicti1, ncj mctQdi empirici: cioè nell'ad:tllar:;i degli istituti ae:li uomini e,t alle ,;ircostarl'lc. 11011 giù nrl cere:\rc di [orzare (}inni in– flt:esibili sopra gli individui cd i lo– ro ,:,ruppi. I C' .:lpi e le formiche ~0110 u.:u,dm,•nh' 1uc:lt:11ta1e come mnclt·lli di effif'ienw. e t'l11 cerrhi 110n unrnnit.l ma animaliti1 (della ..,1,ecit' degli in<:elli) 11uòccrlamcnlc lro,•arln - l'\I di là della ('Orlina di fcno. Scco11clariamcnte: In centrn– lizzaziouc non è éempre sinonimo 558 di efficienza, 1>0ichè ciò che si gua– dagna iu intcgrnzione vic11e spesso pcl'duto in adattabilità. lnfmc, nul– Ja è rigido e stretto nell'orienta• mento fedcrali:,la. Esso non insiste ucl completo deceutr;uncnto di tul– io: nlcuue imluslrie e i.crvizi IJOS• 1:1000 richiedere d'essere µiù c<nt1·a– li.tzn1i di nltn. Tutto ciò che i fo. dcrnlisti domamlauo, è che il grndo di accentramento i.ia tenuto donrn– quc il più basso possibile, e che le vrganizzazioni stabilite siano corpi uutonorni cd autogo\'erm11i, liberi dagli intrighi e dalle ambizioni dei 1>olitici di partito. Come indirizzo a luuga scaden– za, i federalisti ·favoriscono una gl'ancle misura di dcccntrmnc:1110 in• dusLl'iale, per i \'autaggi sociali che ne Jerivnuo. L'ambiente pili fo\'O• revole per crescersi una (:1111i~lin cd educarla, secondo la loro 01)i11ione. è unn specie di citt:ì-p:i:u-di110 che :ahbia da 15.000 a 30.000 nbitanli. Sci:,'l1cndo uua sap:gia politica di s,•i– lu11ro industriale intorno ad un ecrto numero di nuclei di c1ues10 li1>0, i federnlisli s1>erano di olle– nere due scopi: la eliminazione delle abi1azioni mnlsanf' (slurus). sempre associale con vasi i ngp:lome– rn1 i indus1riali. e l'ele\'azionc della coscienza ci,·icn iu comunitil abba– i;tanza piccole pcrchè cinscuuo ()renda interesse nella loro annni– J1istrazione. Nelle nrec 11Aricole. i federalisti vorrebbero promuo,,ere l'idea delle coopcrat1vc di cou1adini. e sono nnluralmcnte 01>posti al sistema so– vie1ico della fattoria colle11ivn. li nucleo della re,:;ione n~ricola do– Vl't'hhe essere In città del mcrcn10 locale, cou facilitazioni intese allo
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