Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950
ci:,:,ias1,ct1avono la ri,·oluziooc socia• li' lit un rw,cnii-c prossimo. Se <1ual• cuno m·csse loro 1>rcdetto I' andata n I f>0terc cli Hitler, lo stcnninio dc• f!li ebrei uci campi della Polooia, il <,socialismo\) di S1alin, a\'rebbcro :,!iudien10 Iuli profezie fantasie di un cc1Tcllo 111ala10.La loro filosofia 1.1011 :,n...,hbc rcsis1i10 al \'cntcsimo seco– lo. Per la stessa ragione il \'cntcsimo ~colo uon può essere sotldisfotto della loro filosofia. Come mai la sopravalutazionc della scienza ha poluto essere ac– colta clalla concezione anarchica? Giune;c essa all' essenza della co. scienza anal'cl1ica o non è 1>iut1os10 il protlollo di circoslam:e n<'ccssoric <" mom<'ntnuce? Se fosse ,,c1·0 In 1>ri– ma ipolcsi, l'.-inarchismo con la filo– ~ofia positivista appa1·1errebbe al pnssato e !;arebbe inutile ,·olerlo fnr ri"ivcrc. Le conce7ioni filosofiche. E-loriclw teoriche con cui Kro1)othin e Jll'clu.;;. 1·onto1na,nno il loro annrchismo non h:umo per noi che un valore stori• ("0. ma 1u11avia i loro libri non han– no ,,crdulo nulla della loro vitalità " nuualiti',. La loro filosofia è colle• J?nln a concezioni del 19.mo secolo vìnle dnl tempo, mcnt1·c il loro n• narcl1ismo è "ivo ed :\tlu:ilc, oj!gi come ieri. ~ou sono i metodi scientifici irn• piegali da Kropo1hi11 nl servizio del· l'idea. che io critico. anche se sono sorpassati. E' incontestabile che dei libri come «11 mutuo a1>1>0,t~io»o «1 campi, i lnboratori e le officine» hauuo concorso al pili alto J?rado n rendere concreta l'idea libertaria cd i libertari vi auingcra~10 sempre. çiò d1e ci nltrae verso questi libri. u lato della ricerca sincera dei fatti e dei mezzi prnlici della vita sociale, è la loro umaniti, j!rnnde e semplice, è il volontarismo etico di cui i-ono permeati. Souo proprio le forze fonclament:-ali dell'anarchismo, ,,icino alle quali la rcli,:tione della i;cic-nza mi appare come u.u coq,o e• 1,1.rauco. 11 lc~nmc tra libertà e ~iustizia da una parie e il scicntificisrno dall'al. Ira era, 11cl secolo scorso, J>Sicoloç;i– co. L3 soppressione di tutte le vo• lnntii socialis1c e libenaric in <1uel tempo pro\'euiva, se uou eselu.siva– rneutf" in grao 1>arte, dalla chiesa e rlae:li slnli con~acrati dall' autoriti'1 ccd,•.::iastica. 1 ~esuiti erano l'avan. ;!uardia della renzionc. Nello stesso tempo In chiesa allaccm•a per mezzo tlc1 suoi do~ma e con In sua violcuzn ogni rict:rcn dei fenomeni delln un• turn. Ln chif"sa !11 In 1>rima nemica rlei socialisti. dei lihNIMi <' de~li uomini di scienza. Che cosa dum1uc po1ew, essere piì1 naturale che tro,•arc la ~r#lc111e di OJ:!ni servitù e di op;ni iogiustizia, nelle ri\'clazioni intui1ivc che non 1wo,·<'ngono nè dall'esperienza nè ,1all' osservazione scientifica della nnlura \risibile. cioè in o~ni forma di religiosi!:\? Quc~li nunrchici 11011si .nccorsero che i punti tli vista dai quali essi stessi trncva110 In loro a. zionc rivoluziorw.ria e scientifica a• Ycvano le loro fondnmcnln non ucl• la scienza ma in conos.ccuzc intuiti• ,c. Non si nccor~c,•ano <111antofosse• ro mis1ici essi stessi. Eliseo Rcdus era fisdio di uo protesrnnte e a,·e,•a pas:,atu parte della snn ~io,•inczza in una comunità di 1>ictisti in Gcrma• nin, ciò che ha senza dubbio molto influenzato la sun cvoluziouc SQCi:!• li!'-ta. Le lcllcre che da i:ciovanc Ba• kunin scriveva nl suo lllnico Herzcn most rnno m1:1 coscienza ,,rofontla• 543
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