Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950
Jo,,c scrivo queste linee, l'io.flucn• 1:acattolica cerca di esercitarsi sulla ~uol:i (ed è un pericolo crescente) «fol di Juol'i, attraverso la p1·opa– l!and.1 ~ui ma<>stri, sugli studenti delle magis1rnli, sui futuri pl'ofesso- 1·i. (' attraverso l'opera spesso abi– lis!Ìimu degli iuscgnauti cauolici per gi1 nrt: l'ost:icolo del laicismo im1>0- sto dnlla Costituzione e difoso clni regolamenti. I.a diffcren1:n geografica si riRc11e sopratutto sulla discussiouc del di– lemma: scuola pubblica o scuola jil'Ì\'ata '!, che si traduce nella do– mamla: quale deve essere il nostro anc~giamcolo di fronte alla scuola dello S1a10 ? Ma le differenze sono più di i;rado che di sostanza. JU.fat1i da per lutto la scuola pubblica è considerata, «scnlita», come lW or– !!;anismo d'interesse collCuivo, co– ~1c un'C'manazionc clella comunità, clw la comlmilà tende a ricuperare qu:111do gl'iuteressi delle uutorità costituite pesano su di lei per de– Jormnrla. Questo è assai 1)iù cvi– ,lcntc nel campo scolastico che, per es., nC'lsanitario. Lo si è visto quan– do lo S1a10 ha voluto im1,orre nella souola pubblica la sua liugua alle minoranze allo,:::lo11c o la sua. reli– gione ai dissidenti; la resistcnzn non s'è generalmente tr:ulolla nella iondaziooc di scuole private o in un insegnamento elandcslino che non fosse ese:lusivamente complcmeuta– re (di quella deLenninn1n lingua o religione), ma piuttosto nella lotta per riconquistare l'aderenza della scuol;i alle esigenze dell'nmhicnte locale. La .scuola privata, ohrc ad essere onerosa, esercita un'influen– za di ra!!;gio assai limitalo: per noi potrebbe :ivere (cd ha, dove ha po- 538 Iulo ~orgcre) solo un valore s1>eri- 1nen1ale e di co111rollo, come l'isti– tuzione di colonie lil>e1·taric: non potrebbe mai costituire la soluzio– ne del problema. Dobbiamo in"cce pcrriicare la scuola 1H1bblica e 1>1•e: pararci alle 1>ossibili creazioni ri– "oluzion:irie su \'.tsla scala i.n que– sto campo. Naturalmente qui entra– no ad avere importanza le differen– ze d':imbiente e soprntutto le diffe– renze legali tra uu paese e l'altro. Oi solito, in seno alla scuola ele– mentare si riproduce. tra genitori e insegnanti, Ira questi e le autoritù, quello stesso grado di tensione, che esi~te tra il governo e il 1>opolo. in quel luogo e io <1ucl momento. in seno all:i società. Differenze locali Risolto il dilemma in favore del– la scuola 1mbblica, rima11gouo da vedere le possibili1ù e i 1nodi della lotta da comballcrc nel suo seno pc,· l'iuscgnamento libero e laico, per l'autonomia e l'aulol?o,,eruo dei nu– clei scolastid con diretto interven– to degli interessali (insegnanti. ge– uitori ed alunni), ecc. Questo com– pito si colora diversamente secondo le situazioni ar.ubieutali. ln J1alia è eia mellcre in relazione· con le pos– ,::jbili e ,lcsidcrabili lras:lormnzioni (iu :Scuso liher1:1rio e federalista) della vita comunale: si traduce cioè nc11n eonc1uista dell'auto11omia co– munale e, localmente. nell'autono– mia delle varie {Lmzioni in seno a un nuovo lipo di comunit;I o. -· continuiamo pure a dire - di co– mune. Tu seni) a un'or,zanizzazionC' t·omc c1uella dell'Uruguay ( più ccu– lntlizzala nel cam1)0 dell'inSCj?:llA•
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