Volontà - anno IV - n.8 - 15 febbraio 1950

vare lt· molleplici vir ,,er acce(lcrvi, <' info111lnc nq~li altri il cora1,?:i:do di ,:?:illn~t·rvi. Intanto resta chiaro che, qnal– sia~i federnlismo accampino i par- 1ili concorrenti alle elezioni, lu pie– lru tli para::i;on<' pn ~iudicarli, e al– l'uopo rigettnrli, è la Cortu Costitu– :.donale della H.cpubblic·a Italiana. C' i· uu federali,;mo della Dcmo– t·ra?.ia Cristiana: un altro del P. Re– pubb!it:atto, un altro· ancora comu– nista. \fa questi partiti. tutti i par– tii i ~overnamentali 1 si rifaranno. !-(' non alla l<'llera, ullo spirito almeno llt-l[a Costituzione; P, pct· quanto i desideri tf•ntino spi<·carn il volo, la ;1avorra acc·umn1ata in <1uel 1nonu– mento arlecchinesco. li tit-nr ormai pt:igionif'ri, impotenti a supf'rare l:i (·olpu d'ibridi ('Ompromcssi. In qncllu Carta vi è m1 vizio di oriµ:inc: la paura df'llo Slalo di di– minuire la sua potf'n7.a di [rnnte :1 possibili autonomie di Reµ;ioni. Provi ude e Comuni; vi è un vizio pcrmaneutc: la sua inutilità (e- ciò è dimoslralo dal fallo che, dopo cin– que anni di democrazia, leg~i e pro– eednrc sono ancorn fosciste). Un"inkrpretazionc letteraria e lo– gica dep.:li articoli rii essa riferenti– si alle Regioni. alle Provincie ed ai Comuni. puc·, aiutll!"ci u cttpirr. Se da una parte ci si assicnra che d.,c Regioni souo costituite in Enti :mto– nomi con propd poteri e funzionbi (Art. 115, Parie II. Titolo V). dul– l"ahrn si afferma rhc (1Un commis– i:ai·io del Co"erno. 1·esidentr m•I ca– poluo_go della Regionc,sovraintende alle funzioni amministrali\'C eserci– tatP dallo S1n10 e lf' roorrlim, (•on 'lucllc es,·r<'ilalt' dalla Rri;!ione f• (Art. 124. P. TT. T. V). In più ((11 controllo cli lcgi1timi1i'1 w,t::li alli am– ministrativi della Re~ionc ò e~t>rci– tato. in formo. decentrata, da un or– gano dr,llo Stulo, .. )l (Arl. 125, J'. n, T. V) e di Corn~iglio Rcµ;ional<' può cs;;Pre sdolto ... Jl (Art. 126, P. IJ. T. V). per varii, per troppi motivi. Così and1c c:.i ,lice che ,cl,e Provinc ir e i Comuni sono F.nti autonomi ... » (Art. 128, P. H, T. V);ma (,Un or– gano della Rt.>gjone... esercita, anche in forma decentrala. il conlrollo di ll.'gittimità sugli atti delle Provinci(•. dei Comuni e dcp:li altri Enti lo(·tì– li» (A,t. J:lfJ, P. Il, T. V). Al eh" si potrebbe vorre I<' s<:- 12:ut·ntidomande: che cos'è la lc~il– timità? Qual'è il criterio discrimi– m1torio appliC'ahilc ad cssu? Pcrd1è lo esercita lo Staio nei confronti del– la Rq:,im1C' t" la Rcp;ionc nei confron– ti delle Provincie e dei Comuni? - rt'la d.1 tutto (fllCl-to risulta eh i aro dte il def'f'nlramento, drcanlato per an– lonomia della Re~ione rispello nllo Sinio, delle Provinde e dei Comuni rispdto alla Reµ;ionc cd allo Stato, llOn è itllro che divisione di <'omni• ti imparliti dallo StHto, revocabili dallo Stato, 'sindacatj dallo Stato. In tal modo la periferja è risucchia– ta al centro e f'i smusdwru la farsa ckmorrat i<·a. La conclusione cui siamo giunti è ovvia, ma è importante pcrchè sf'rvc a farci intuire il lcµ;ame esi– stenti" fra democrazia e fp-deralismo. E' 1m legame di necessità: per cui, sc ']Uri cnto ff'deralismo è rifiutato. si è rostrf'lli anhe a rifiutare, nel · i;uo sitrnifll'ato etimologico, t1 giu– snaturalii;:;tfro. la democrazia. Le monar◄·hie costituzionali, le repub– hli('ht· fliù o meno accentratf' hanno 497

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