Volontà - anno IV - n.8 - 15 febbraio 1950

rnllelc di banditismo, e nulla pi,ì, E' secondo me tipicu dell'anarchi– smo di/endc,-c e /or valere (senz,1 costituirle in << diritti n, iri valori gi11ridirizz,,1i: cmzi considerandolt• sempre aperte) le libere volontà e postibilità d·i11izinti1;a de~li i11divi• dui. 1111r cilscw10 di essi pensato i11- diss.olubil111e111e nel suo grupJ.H,, e <1uestoin min moltitudine di gruppi m,ch'essi libe,-i: il rhe ci separa rn• ,liralmeme 1;i,,, dnl socialcomuni.51110 sia dal libernlismo. .E, sempre se– condo me, in wt tal pensiero della dinamica. socinle 5j definisce e si c1·ca, viu via, 11ni1 nozione cuncretn di libertà. 1wra11<L che 110nhn pirì bi– sogno del snsteino nuvelenanle del– l'autoritd: la liberrii cle~li individui diversi che trovmw in mille molli diwrsi, ciascuno nell'inremo del grup1>0rui s'è af!p,regato, Rii stimoli i limiti ,reces.,;nri - st•ttUI nlcunn leg,:e esterir,re ed uniforme, quindi se11:r1 StlllO, Posizione limpida: nw posizione <li1.10rhi. J!,1,pw·e l'essere porl,1. non· ci disnrm(I, nè il vedere rl1e mai avremo per noi Potf're. Sappiamo ,fessere impoh•nti con– tro « fntti come la bomha 11Lomica, il patto atlautico o la cortina rii fer– ro n. lita soppiamo nnrh<> che 1n bomba ntomica il vallo at.lantico In rarti11n.di, /erro diventano tutti l{iO• c-1,etti di un ~igallte idiota, di frontP 111ln s~mplice sinf!oln determinala L'Olontà d'un pOVero e piccolo e solo w,mn che osi. dire: no. ed11crm.rlo <'osialtri li di,· no. Possono imprigiomarci. possono diffnnwrri, possono usore contro di 11.oi tutta la merrmdca dell'oppres– ~,one, srntenare rontro di noi l'irn 494 stupida dei loro uomini-cani, Kli uo– miui-lufli che O/Ufi comandano n.e,:li Stati del mondo. Mn non riusciran– no a /urei tacere. E anche senza eti– chette sm,:a de/ini:.ilmi .~euzn or~n– ni:znzirmi, noi - gli anarchici - S(lremo semJ)re al fianco della getti.e comww, in. bass'.J, nell'anonimo di– -~ordine ;,i cui la ~ente comune crea; oggi che nel buio la I ivoluzione si, prepara come ricomi11ciamenlo di p,-opo.1i1i eretici, rontro tutte le ideologie ed i capi - e domarti quando l'nra venga della rivolu:io- 1w in mi, noi tutti, 11oi !(li umili . . l(li oppressi, faremo µel 11101,clo dei no– Mri oppressori. Ullll tabula rasa - pe,- edifirnre s11'quel cn<,suna socie• t(Ì d'm,mi11i libt:t'i. aperta all'nvve- nire. Non ~ peròù necessario « spari– re». Basru restare anarchici, rifiu• tarci alle strutturazioni. alle orga• nizzazioni, · che farebbero anche di noi un. branco di gregari. Uesta11do ciascuno sé stesso, ogni piccolo grupfJO mantenendosi s~ stesso, '10i siamo e resteremo i11vul- 11erabili. Come colpire il tranello di polvere che si muove in un ragjtio di. sole ? E,·,·o com'io vedo l'anarchismo. Umile P percirJ ,(ronde. Non orp.a• ni::zaro in appnrnri, e pe.rciò inat– tncrnbile sia dal di dentro che dal di fuori. Privo di ideologie definite, e perciò eterno - capace di sep.1,ire .<1.enz.a soste e senza stanchezze il /lus.~o eterno de,;li uomini in cani• mino. i quali .~i costruiscono giorno per ,l{iorno - nnrl,e quando par c/1,• nessuno si muova - la strada clell11 loro libertà. D. LEVI

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