Volontà - anno IV - n.8 - 15 febbraio 1950
hert3. che la libertà slt>ssa. S'è visto ndl"Urnguay, di fronte al pericolo uazisla. quando Hitle1· st·mbrnva sul puulo di vincere la ~uel'J'a. Non è .,tata una mi!mra lcµ;islaliva o di polizia t!tl impPdirc la ripetizione dL·i primi tentatìvi di spedizioni pn· nitive. comè tptcllo di Dnrazno. La re-:i:a-l('nzn popolare <'oniro il servi– zio mili1arP ohbli~atorio t' slata. di fron\p ,dl'atlnale aspetto sudameri– cani) ckl totalitarismo, un contrav– veleno più 11otente di (!Ut'llo che abbia potuto essere altrove l'arreslo di alruni militari. E, m'Ì pa<'~i th·l– l'Amrrica Ialina in cui i colpi 11i St;1to si '-'Qno prodotti, non hanno Urlato t·ontro ost:u•oli legali rcslrit– tivi, ma. più <l'una volta. contro la hurrien1.. più o meno f'ffif'lH'C', rh-1 poJH)lo in armi. 5e applichiamo queste cÙnsidera– zioni al campo specialr dcli' iusc– gnanwnto. vedremo che il problema 11011 camhia. Ci sono nell"Uruµ;uay regolame-nti scolastid. <'lw proihi- 8<:0110 la propagauda politica e rc– li,e:iosa nl'II' :mia, cioè proibi»cono d"krmin11tc azioni tlcll'insc12:nante, . per prote,e:gi-•1·r d?. premature JJr<'S· sioni idcolog;ichc le personalitù de– µ:li alunni in processo di formazione. (Questo naturalmente nelle scuole pubbliche, giacchè nell' inse,rna– mento priv11to c'è la più ampio li– bPrl:ì). Ora c'è chi vorrebb(' unclar più lontano r Jffopone di fare il proces– &o alle opi11io11i dei professori. Si chiedono misurr contro ,e;li iscrilli a un 1foterrninato partito totalitario (il comu11isrn), e contro coloro che 11011 a('('<'tlano la formulazione uffi– dalf' dPlla dottrina clemo('l'a1ica. Naturalmentf'. trn coloro dw chic- 488 dono e appoggerebbero tali misur<', ci sono i conservatori ed ex-simpa– tizzanti di Hitler· a fianco tli.,coloro che, durnnte la i:,rucrrn, appo~gìava- 110 calorosamente i comnnisli quan– <lo chie-devano misure simili contro gli (( antidemocratici ,, d'allora. E. oggi qui come ieri il). altri paesi, queste sanzioni e restrizioni finireb– bero co11 l'essere applicate sr,lo con– tro alcnni tolnljtarj dottrinali e sin– ceri e 1·onlro tutli quelli eh(• batto– no I' attuale democrazia nel senso <l'una maggior libertit. cioè i mili– lanti di f)Unta dcll'antitotalitarismo. in ,allesa d'esscn· adoperale. in un sel'ondo lempo, conlro ~li attuali (lemocratici, in favore d'un qualsin– sj tot'alitarismo, come a Praga, a Can1cns o u M<ulrid. Ma, astrazion fatta <la quello elll' hanno di parziule e int·om1•lcto da un lato e di confusionario dall'altro le misure proposte, commentiamole come se in realtà foss1•ro din·tte esclusivamente contro profrssùri to· talitari P. contro lutti loro. Con I' ar~omt'.n1o fondamentale che si udducr siamo d'accordo: tul– li gli aspetti rlell.1. f'ondo1ta rlel pro• frsso1·p fanno veramente parte del suo inseguamcnlù, p;iacchè quest'ul– timo non è solo un lavoro per ~ua– da~narsi la vita, ma nn modo di conf'epin· In propria \'Ìla e di vi– V{'rla. Ma da questo argomento mi i.embrn ~i d<'duca una <'Onclusionr oppusl,l a qudla degli apJ)rendisti• inquisitori. Col proibirci drterminatc idee e rlf'tenninuti atteggiamenti, si to~lie valore a tutte I<' nostre idt·e e a tutti i nostri alteg,c:iamcnti. Ecco che la nostra lotta antitotalitaria fuori del– l'aula non val più niente ·cli fronte
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