Volontà - anno IV - n.8 - 15 febbraio 1950
to (LL'a gli altri) di prolungare la w:ursità il ra:r.ionomento e k code nell"Euro1)a occidentale. Comunque, questi punti sou tutti puri dcttn;?;li. E' In situazione nel suo complesso che è terribile - que– sto accot·J!;erci che la popolazione 1n<111dialc è aumentata costantemen– te per mille aru1i, che essa non dà ne:-~un segno di rallentamento, ed ancor meno mostra cli tendere a un anesto, e che il i,empJice aumento dclb quantilà drp;li esseri umani fu na-;c-rrc problemi affatto nuovi i· 11,pN"'O ~ravi. E' UH buon esempio dclln. LrasposiziooP. della c1uantità iu ljllalità: al cli lù di un certo punto, la qmrntità di individui per chilome– tro ciuaùralo altcrn totalmente la quolii:\ df"l vh·rre r·llf' per essi resta possibile in quella sede. Mahhn.,. si i.ba~ liovo nei dettoµ;li: ma q,!;li ved,,.vn jtiUslo nella irlr·a fondomentalr-. Fu il primo 11d ac– cor~nsi chiara1nr•nlf" del caratlNr cs,,euziale dcll'oumento della pof)o– lazinnc. r-ioè della sua natnro molti– plicotiw,. r-hc i• comuue a tutti p;li altri processi hiologici. impJir-an!i la riprocluziouc. Esso lavora a<l in– tcrc!lse composto. 11011 ad intcresim i.cmpli<'e. Anrhc St' !!-i molti1,lica pn \Hl fat1ore così piccolo r-ome 101/100 pPr o~ui anno (r-hr corrispoucle ov– ,iamc,1tf" al tnseo di aumPnlo dPl– r 1 ,,er cento) i I processo è cumula– tivo. <' nel rmso dP) tempo J)roduce iuPvitabilmcntc i risultati più seri (>d allarmanti M' nrm vicnr frenato n controllato. Se t·outinuasse iu tal mnrlo per soli 400 .umi. la 1w1)ola– zin1w moodialP onmcnlereb~ rlo 2.IMMImilioni cirf"n a t·ir<·a 100.000 milioni! Ovviamente, qualche CO!loll deve di fatto accadere. ed ac('odri\ prima di allora: ma le cifre metto• no io c,•ideuza ciò ('hc le tendenze dello !)Opolazionf" im1,licano. Appena noi comi,wiamo a pensa– re in termini di l<•ndt•nzr e di dire– zioni, ci accorgiamo c·on uno shock che la popolazione· monrlialP ~iit tende a urcmcrc !-ulle risorse del mondo e chf' quez1La pressione rlivf'ntnà <sempre più forti', con O• gni ~pccic cli conse$Z:uenzc, S,:?;rade– voli e disostrosf". se si pcrntettC88C ulle tendenze ora in allo di r·onti– nuore ad agire per tempo indett~r. miuato. A rischio di ri1lctermi. vorrei in– f.istrre !"-Hl fatto che la rnai,i;µ;iorpar– te dC'llo g~nte, quando è arrfrata ad oceorgersi di lutlo qt1c-sto. si irnmn• ~ina i I fui uro mm1110 come una gurn tra IP ri:-,orsc e la 1•opol11zio1H•. 1 più tra CR.,;i. inconsciamente o conscia- 1nc11tc-n<·,·1·11ano1.uwora l' idf"n che un aumento ne) numero dcJ?;li ('SflC• ri umani nel mondo è non sohanlo iuf",•itobile ma in qualche modo onchc huooo. Il ri~uhn10 è che e~i;.i i-ono portali a raflìgurarsi il fuluro clf'lla nostra i,pecie come uno i.fono cost11ntr- per sodrlisfnn· i biso$!;ni materiali di (1ucs1a sem1}re cresren– te i.r·iamarc di indi,•idui. lo s~tt'nµ:o. al contrario, rhc è nf'cr•ssario una nuova visione del rh·!itino umano. At·corp;ersi di quc– i:,ta JlrCs!!-ionedrlla rieca t·iprodu– zionr Polle risori,e. rirhiede nulla mf"no d111e un rie«ame dcli' intero atteggiamento umano ,,crso il mon– do nr-1 quale ci si trova e verso la ,·ila C'b1· 11,i • chiamati a vivere iu es– i-o, vnF-O gli scopi della nostra eei- 483
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