Volontà - anno IV - n.8 - 15 febbraio 1950

domcsticamento deJ?;li animali, in– torno all'S.000 ..t. C .• quando la cac– ('ia organizzata era la più altu forma di economia conosciuta, pO!'.!.iamo considerare l O mi Iioni come una ci– fra ragion("vole per la popolazio1w df'l moudo intero, con cinque milio- 11i come Jimife inferiore; efl in op:ni ri\so possiamo essere certi che la ci– fra mm ra~1-1iunA:P\'U i V('nti milioni. Per gli stadi molto 1•iù untiehi I.I C'lli forma <'l'Onomira ,;tava nella )1.Ptnplicc rnccolLa di alirneuti in na– turn. 1,os~iamo alme-no dire 1·he questo melodo di i;u;:sìst<'nza non uvi-,•hbe potuto provvPclt·re a tunta ~enlP. li mas.simo della popolo.zione raggiunta dall'uomo 1·l1e si limitava a raccogline in natura i moi alimen– lÌ1 ero probabilmente non più <lella metà ,Ti quella raggimilo dall'uomo cnc1·iatore -- cioi: cin(JUC milioni, 1·011 ch1P o tre milioni come limite inferiore, e dieci milioni come limi– IP superiore. Vt•rso il .).000 a. C., ffnamlo eb– L" inizio la t'ivilizzazione. con la co– i-trn,.ionf' di <'iltà. f'OH l'invcnzione. flella )1.crillura e della rf'gÌfi.lrnzionl' dei ('onti, con la scoperta di nwtalli. i :!.000 anni trascorsi di pu;;torizia f' ,li cnltivazione a~ricola d{'vono rw1·r const'ntilo una 1·onsiden•volr cn•i-l'ita. d1•lla popolazimw monrlia]e. An<'or-a una volta, tulio (lU<·llo rhc poi-,;iarno fal'e è un'intellip;ente cou– ~ellura snlla cifra lotitle. Venti mi– lioni scmhra essere il giusto ordine di grandezza, f' riuaranta milioni o giù di lì. il possibile limite supe– riore. f>a allora, una più intensa aj!l'icol– tu:-a. il commercio, la manifattura. f't't·tamente alimentarono un in{'r<"– mrnto µroA"ressivo del IlllmPrO. Il 476 totale di 100 milioni deve essere sta~ to sorpas;;ato approssimativamente trll, il JOOOed il 500 a. C., e quello di 200 milioni all'inizio o ·ver8o la metà dell'lmpNO Romano. Dal XVll secolo in poi dolibiamo corn.'re più vdoci. La por,olazionc mond:iale nel )650 è stata stimata in 545 milioni, e possiamo esser cer– ti che dò è ·abbastanza esatto, coll ,·irca il 10% più o meno. TI \olalr cli )000 milioni fu defi– nitivamente supnato dunrnte il pri– mo quarto dc-I XIX secolo, ed il to– lalc di 2000 milioni durante il pri– mo terzo del XX secolo. Se non ac– radc che una qualche calamità del tnllo imprevedibile colpisca il mon– do. la sua pOJ)Olnzione sorpasserà ~icura.menlc i 3.000 milioni prima d1c si 1•ondmb la prima decade del X\ I i:.N·olo, e <JUasi certamente già prima della fine klcl presente se– t·olo. 11 lai-i:.oannnal1• di inne1nento at– t11alP €- l"irca dell'uno r un 8esto per t·enro . .Non ;:e-mbra molto alto - fin- 1-hè 11011 in('omiul'iamo a calcolare f'iò "11e esso i:.ig:nifichi in cifre asso• Iute-, in numc.-o di esseri umani in– dividuali. La popolizionc tota!(: del mondo (, nra intorno :ii 2.200 mi– lioni: L· l'uno t' un sesto per cento 8\1 2.200 milioni costituisce un au– menlo di oltre 25 milioni di penont• per ogni nnno. Ciù divienP ancora piiì stupefaccntr nJlorchè lo esprimiamo iu termini di e;iorni. Significa che ogni 24 m·p vi souo a J mondo 70.000 persone in più -- la popolazione cli nna città di discreta grund('zza. Trt>ce.ntoses– sa11tacinque di tali cittadine a1-1giun• k nl mondo ogni an110: il lunedl

RkJQdWJsaXNoZXIy