Volontà - anno IV - n.8 - 15 febbraio 1950
le idee proprie sulle altrui, anzi. difendendo nelle idee e nei fatti la almosfcra di libertà indispensabile alla creazione sociale, ed in parti– colare r.rendendosi come compilo specifico l'eliminazione di quc1nti si atteggino a salvatori, di quanti fab– brichino slogans e fornwle sempli– ci per ingannare il popolo a scp;uir– Ji, di tutti colorn insomma che uel disordi11c della creazione sociale intendano affermare proprie volon– liì di rionlinameuto f!;enerale. rou– ducenti occei;sariamente a nuove autorità. Come si vede chiaro, tutto ciò è a5Sai loutnno sia dai )iherali sia tlai comunisti, che son i due settori ver– so cui l'amuchico in ~enere può alternativamente pencolare, sol chi:' lo tenti l'apparente mag~iore effi– cienza drll'azione dei Partiti rispcl– to a quella dei piccoli gruppi <•he 150li ~i pos:;ono fare e disfare vin via in basso, nell'anonimo clrlla ,renll' con1uue. Non v'è quincli possibilità di dub– bio f' cli errore. Guardiamoci dunque (<·eco la i;omma dj tutto) clui messia, dalle idee messianiche, dalle speranze dalle illusioni di <<paradisi». La Libertà mail1scola. la libertà totale in cui tulle le libertà ~inJ,!;Olf' s"inte~nrno, rf'sterà in eterno tma pura a!\pirnzionc. rhe f'lernamentr sposterà oltre il ra.e:,c,iunto i tt-1·mini delle volontà uJllane, via via chf' gt·– ucra;r,ioni SOJlTaVVf'nif'nti ~uarderan• 110 crilkhe le conquiste dei loro pa• 462 dri. Ciò che di quella Libcrlà si realizzerà sarà in o~ni tempo, in ognj luogo i I massimo di libertà concrete che la izeute d'allora sa1,rà costrui r~i e difendere, nelle sue co– umnilà reali. E' perciò che la. preparazione ri– ,·oluzionaria, problem11 attuale per noi qui oggi, non sta nè nel pro– muo'1cre intese cospirative; uè (per ora) nell'addestrarsi al manei:i;gio delle armi, 11G nello studiare i pro– blemi della ::i:uerri~lia e della pro– pnganda; nè infine nella costruzio• ne del miglior apparato f)Ossibile per il combattimento discipJinato attorno a,l idee organicamente siste– mate. Essa consiste sopratutto ( per ora) nell',.dncarsi; nell'educare con l'esempio alla rcsi~tcnza - intesa come resistenza dell'individuo e del gn1ppo alJc autorità oppressive rli ogp:i. alle idcoloJ?;ic ed ai capi chf' eono in gf'rme le autorità oppressi– ve. di domani. E, parallelamente, nell'edm·arsi ed educare con lo. pra– tica di gruppo alla capacità .asso– •·intiva e deliberativa. alla capa1:ità or~nnizzativa del lavoM, alla capa– citi, d'intendere i diversi, a tulle insomma 4nelle forze che esistonr1 latenti in uoj, che sono la nostra umanità, ma debbono essere svilnp• pale e poste in azione perchè pos– siamo oggi e domani, in tutti i mo– menti clel moto sociale, essere e re– élatr anarrhiri, immuni doi veleni drll'n.utorità. C. ZACCARIA
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